E’ necessario ribadire l’assoluto divieto nazionale di coltivazioni OGM, includendo tra questi le varietà “clearfields” e ogni altro genere di ogm derivante da “gene editing” o altre tecniche di manipolazione genetica”casuale”, in quanto forzate con agenti mutageni, virus e batteri e mai precise, nel momento in cui prevedono trasferimenti di sequenze geniche inter/intra specifiche in modo approssimato, con effetti sconosciuti sul genoma complessivo e nelle sue complicatissime e tuttora sconosciute interazioni intra ed inter specifiche.
Molto differenti sono le ricombinazioni genetiche “causali” che avvengono nella selezione e incroci da impollinazioni naturali o “mutazioni spontanee naturali”, più lente ma precise, che accompagnano il miglioramento genetico classico.
OGM che, pertanto, rappresentano un grave pericolo per la salute ambientale, per la tutela della biodiversità vegetale e microbiologica e delle tradizioni agroalimentari locali, nonché per la sanità delle piante, a causa della comparsa di nuove avversità e resistenze da parte di erbe infestanti, insetti e patogeni.
Alimenti e mangimi OGM (per un immediato divieto)
In questo momento di particolare emergenza sanitaria è necessario inoltre prendere coscienza che ogni importazione di alimenti e mangimi derivanti o contenenti OGM rappresenta un grave pericolo per la salute ambientale, umana ed animale, dal momento che, attraverso il trasferimento genico orizzontale di frammenti di DNA “altamente instabili”, è possibile il passaggio di sequenze geniche (frammenti di DNA ed Rna) ai microrganismi intestinali (umani ed animali) e a quelli dei terreni coltivati, con gravi rischi per l’Umanità.
Come dimostrano i “salti di specie dei microrganismi e virus mutanti” già avvenuti in passato con epidemie influenzali, in particolare nel settore della Zootecnia Industriale, diffuse a livello mondiale con gravi ripercussioni nell’ultimo ventennio, in particolare (e non sarà solo per caso) da quando son comparsi sul mercato mondiale mangimi e sementi ogm.
Pertanto, ai fini della tutela sanitaria, diritto prioritario inviolabile, immodificabile e non delegabile a trattai internazionali di commercio, il Principio di Precauzione ci impone di interrompere immediatamente tutte le importazioni di ogm, con un sistema di sorveglianza basato sulla tolleranza zero, come quello in atto per i controlli sulle sementi.
Pesticidi e misure per l’agricoltura biologica, agro-climatico-ambientali e per il benessere animale (illegittimità rilevate e corretta applicazione delle norme)
Vista l’emergenza (Ndr: fasulla) in atto da COVID19, al fine di ridurre le concause di pericolo attuale ed incrementare la tutela della Salute umana e ambientale da innumerevoli patologie degenerative che comportano costi sociali insostenibili, è necessario implementare al massimo le misure di difesa e coltivazione Agroeco-Biologica e di “Benessere Animale”a livello nazionale.
In primis, attraverso le normative di recepimento della Direttiva sull’uso sostenibile dei Pesticidi (D. lgs. 150/2012) e relativo Piano d’Azione Nazionale (PAN).
Provvedendo a rendere obbligatorio e prioritario l’impiego di ogni tecnica disponibile che sia alternativa ai pesticidi di sintesi chimica, pericolosi per la salute e l’ambiente.
Rispondendo in tal modo agli obblighi di Produzione Integrata su tutto il territorio nazionale ed europeo, vigenti e non rispettati dal 2016 (D. lgs. 150/2012).
Dal momento che in Italia esiste ancor oggi una forma di Produzione Integrata cosiddetta “volontaria” che gode illegittimamente di fondi europei di sostegno agro-climatico-ambientali in diversi PSR Regionali, riservati altresì ad impegni “facoltativi” degli agricoltori, che comportino benefici sociali misurabili.
Rispettando, nel contempo, la corretta applicazione della Difesa Integrata delle coltivazioni nell’ambito della Produzione Integrata, ai sensi della ormai lontana Decisione CE del 30-12-1996 – All. 1 Norme OILB, di cui si fa esplicito riferimento nel D. lgs.150/2012 – Recepimento della Direttiva UE sull’Uso sostenibile dei pesticidi. Decisione d’immediata applicazione, ma mai applicata correttamente dai tempi del Reg. 2078/92 e successivi, attraverso i quali si è finanziata la Difesa e la Produzione Integrata per oltre un ventennio.
Norme OILB che prevedevano e prevedono, appunto, l’impiego “prioritario” e pertanto obbligatorio di tutte le tecniche alternative ai pesticidi di sintesi chimica, mai rispettate nei disciplinari di produzione e difesa integrata attraverso i quali sono state distratte enormi risorse europee agro-ambientali, che di fatto hanno sostenuto e tutt’ora sostengono l’impiego dei pesticidi chimici sintetici, prevedendone il largo uso, senza obblighi di tecniche alternative di tipo “biologico”, semplicemente elencate nei disciplinari.
Uno scandalo che ha comportato e comporta enormi ricadute negative sulla salute umana, sottoposta alla pressione di innumerevoli residui chimici, con peggioramento continuo di tutti gli indicatori agro-ambientali (residui nelle acque, api e impollinatori, fertilità dei suoli ed umana, tassi di patologie degenerative, aspettativa di vita sana, ecc).
Come ci ricorda puntualmente la Corte dei Conti UE, nelle sue relazioni sulla spesa agroambientale (N. 3 /2005 e N. 7/2011) e, recentissima, sull’uso sostenibile dei pesticidi.
Pesticidi che contribuiscono drammaticamente alla mutagenesi e teratogenesi di tutte le specie viventi, alterando il “microbiota” intestinale e dei terreni, provocando distruzione ormonale ed emergenza di sempre nuove patologie, disbiotiche, degenerative e infettive.
Allo stesso modo, è necessaria la riconversione biologica progressiva di tutti gli allevamenti intensivi e industriali senza terra, focolai di pericolose infezioni con salti di specie e insostenibili per le ricadute ambientali sui gas serra, il consumo energetico e idrico, la deforestazione, lo spreco di risorse alimentari destinabili altrimenti agli esseri umani. E per i costi delle patologie degenerative ed obesità collegati all’eccessivo consumo di alimenti animali.
La riconversione biologica dell’Agricoltura e della Zootecnia rientra nel Diritto Costituzionale tutelato (Art. 3 comma 2 …impegno dello stato per la rimozione degli ostacoli all’orientamento sociale delle attività economiche).
Oltretutto, la riconversione biologica è conveniente per gli agricoltori, nel momento in cui usufruiscono di enormi fondi europei a disposizione per l’agricoltura biologica, per misure agro-climatico-ambientali e per il benessere animale, che compensano i mancati ricavi e i maggiori costi, più un 30% per le azioni collettive territoriali.
Un’azione collettiva Nazionale, come quella che oramai si impone, mettendo in atto tutti gli strumenti a disposizione per la riconversione Agroecologica improcrastinabile, se non vogliamo rischiare l’estinzione Umana di massa.
L’Italia, con le sue eccellenti tradizioni nelle produzioni e trasformazioni agroalimentari può trascinare tutta l’Europa alla produzione di materie prime e Bio-eccellenze da metter all’asta mondiale della sana alimentazione.
TOLLERANZA ZERO CONTRO OGM e PESTICIDI e RICONVERSIONE BIOLOGICA dell’ITALIA
Ribadito il divieto delle sementi ogm in Italia come nella maggior parte dei paesi europei (l’Ungheria l’ha inserito anche nella Costituzione), divieti ratificati dalla Corte di Giustizia Ue, è necessario oggi vietare ogni importazione di mangimi o alimenti geneticamente modificati, costituiti da semi vivi o materiali riproducibili, che inquinerebbero irreversibilmente le nostre varietà tradizionali attraverso il polline se dovessero diffondersi accidentalmente o venissero seminati da agricoltori o hobbisti imprudenti, per risparmiare sulle sementi… Inoltre, attraverso il trasferimento genico orizzontale per mezzo dei microbi intestinali, del terreno o delle acque, continuando a importare mangimi e alimenti ogm rischiamo che l’inquinamento della nostra flora microbica e di quella dei terreni, attraverso le deiezioni e delle acque diventi irreversibile.
L’italia, la patria della Biodiversità agro-alimentare mondiale non può permettersi una contaminazione da OGM.
Byoblu intervista Giuseppe Altieri, Agroecologo e “Magistrato dei campi”
Joe Biden ha espresso la volontà di nominare come prossimo segretario del dipartimento dell’agricoltura, Tom Vilsack, conosciuto con l’appellativo di Mr Monsanto, dal nome della multinazionale, l’attuale Bayer Monsanto, leader mondiale nella produzione di ogm e pesticidi, tra cui il glifosato.
A partire da questa notizia Giuseppe Altieri, agroecologo insignito con il premio Padre Pio 2016, ci spiega perché gli ogm e i pesticidi sono pericolosi per l’ambiente e la salute umana. L’unica soluzione è la tolleranza zero verso di essi e la riconversione biologica del territorio italiano.
https://guarda.davvero.tv/NoagliOGM – https://www.davvero.tv
La Lombardia pronta a sperimentare le nuove tecniche genetiche per l’agricoltura ?
Peccato che gli OGM in Italia siano vietati… se ne è accorta anche la ministra Bellanova…
http://www.georgofili.info/contenuti/la-lombardia-pronta-a-sperimentare-le-nuove-tecniche-genetiche-per-lagricoltura/15400
In merito alla legge di delegazione europea, su cui è “inciampata” la minestra dell’Agricoltura Bellanova, mentre si tentava, senza presupposti giuridici, di far entrare OGM in Italia…
…abbiamo da 25 anni a disposizione tutte le risorse europee per la riconversione Agroecologica… ma le abbiamo distratte a “pioggia”, illegittimamente, verso l’uso della chimica e la zootecnia industriale…
E’ in discussione parlamentare la Legge di Delegazione Europea n. 117 del 2019.
Nel merito, all’Art. 11 è previsto il riordino delle normative riguardanti …attivita’ ufficiali per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanita’ delle piante e sui prodotti fitosanitari, nonche’ l’adeguamento della normativa nazionale in materia di sementi, di materiali di moltiplicazione delle piante…
Pertanto, si forniscono alcune indicazioni Agroecologiche per il diritto prevalente alla salute ambientale, costituzionalmente tutelato e legislativamente sostenuto, con Regolamenti, normative e finanziamenti obbligatori e prioritari, ad hoc.
PROGRAMMA AGROECOLOGICO ITALIANO (sintesi)
La base per la salvezza nazionale è l’Agricoltura Biologica – By Giuseppe Altieri, Agroecologo
Sementi OGM (mantenimento ed espansione del divieto tutti i nuovi OGM)
E’ necessario ribadire l’assoluto divieto nazionale di coltivazioni OGM (in applicazione della clausola di salvaguardia europea), includendo tra questi le varietà “clearfields” e ogni altro genere di ogm derivante da “gene editing” o altre tecniche di manipolazione genetica “casuale” (NBT o altri, definiti dalla Corte di Giustizia UE quali OGM a tutti gli effetti, e pertanto sottoposti alle stesse norme degli organismi transgenici), in quanto forzate con agenti mutageni, virus e batteri, ecc…
e mai precise, nel momento in cui prevedono trasferimenti di sequenze geniche (pezzi di dna) inter/intra specifiche in modo approssimato, con effetti sconosciuti sul tutto il genoma complessivo della specie, nelle sue complicatissime e tuttora incognite interazioni intra e inter-specifiche.
Molto differenti sono le ricombinazioni genetiche “causali” che avvengono nella selezione e incroci da impollinazioni naturali o “mutazioni spontanee naturali”, più lente ma precise, che accompagnano il miglioramento genetico classico, a partire dal germoplasma autoctono, ovvero le antiche varietà selezionate da millenni dai nostri avi e ben adattate ai territori.
Gli OGM, pertanto, rappresentano un grave pericolo per la salute ambientale, per la tutela della biodiversità vegetale e microbiologica (umana, animale e dei terreni) e per le tradizioni agroalimentari locali, nonché per la sanità delle piante, a causa della comparsa di nuove avversità e resistenze da parte di erbe infestanti, insetti e patogeni.
Soprattutto, oggi siamo in presenza di avanzate tecniche agro-ecologiche alternative, ormai diffuse su larga scala, atte a garantire sitemi agro-biologici in grado di sfamare due volte la popolazione mondiale attuale, dimezzando il consumo di risorse non rinnavabilie rigenerando al fertilità dei suoli, compromessa in primis da OGM e pesticidi connessi ed annessi, soprattutto legati alla zootecnia industriale e ai bio-combustibili (Colza, ecc.), inseriti direttamente nel dna (soia resistente al glifosate e mais Bt).
La cosiddetta “coesistenza” con gli OGM rappresenta una contraddizione in termini, dal momento che, attraverso l’impollinazione e il trasferimento genico orizzontale attraverso i microbi (umani, animali e dei terreni), il dna transgenico contamina e inquina irreversibilmente ogni forma di coltivazione tradizionale, che pertanto non potrebbe più esistere, nonostante queste ultime rappresentino un diritto precedente delle popolazioni Umane nei diversi territori ed agroecosistemi. Diritti espropriati dal sistema dei brevetti sulle manipolazioni genetiche.
Alimenti e mangimi OGM. Per un immediato divieto a tolleranza zero… senza “Cavilli di Troia”
In questo momento di particolare emergenza sanitaria è necessario inoltre prendere coscienza che ogni importazione di alimenti, derivati e mangimi contenenti OGM rappresenta un grave pericolo per la salute ambientale, umana ed animale, dal momento che, attraverso il trasferimento genico orizzontale di frammenti di DNA “altamente instabili”, è possibile il passaggio di sequenze geniche (frammenti di DNA ed Rna) ai microrganismi intestinali (umani ed animali) e a quelli dei terreni coltivati, con gravi rischi per tutta l’Umanità gli ecosistemi.
Come dimostrano i “salti di specie dei microrganismi e la comparsa di virus e batteri mutanti”, in particolare nel settore della Zootecnia Industriale, diffusi a livello mondiale. Con gravi ripercussioni nell’ultimo ventennio, in particolare (e non sarà solo per caso) da quando son comparsi sul mercato mondiale mangimi e sementi OGM.
Pertanto, ai fini della tutela sanitaria, diritto prioritario inviolabile, immodificabile e non delegabile ai trattati internazionali di commercio, il Principio di Precauzione ci impone di interrompere immediatamente tutte le importazioni di ogm, con un sistema di sorveglianza basato sulla tolleranza zero, come quello in atto per i controlli sulle sementi, facendo riferimento alle analisi qualitative di presenza /assenza.
Evitando i “cavilli di Troia” nascosti nelle cosiddette soglie di (in)tolleranza, oltretutto senza etichettature. Tolleranze consentite addirittura nei prodotti biologici, laddove le norme internazionali in materia vietano di definire un prodotto come biologico se contiene OGM… ma consentono di nasconderli nelle intollerabili soglie di intolleranza.
In sostanza, è necessario agire prima che si manifesti uno stato di fatto e un inquinamento irreversibile da cui sarebbe molto difficile tornare indietro…
Per questo motivo l’Ungheria ha inserito il divieto totale di introduzione di qualsiasi ogm nella Carta Costituzionale.
Perché l’Ungheria e non l’Italia, che ha il 60% di tutta la biodiversità alimentare mondiale, sulla quale è basata la sua economia e tradizione culturale?
By Giuseppe Altieri
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la RicercaDocente di Agroecologia, Fitopatologia, Entomologia e Biotecnologie – Ist. Agrario Todi “A. Ciuffelli”
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG) – tel 075-8947433, Cell 347-4259872
Esperto giuridico-forense per lo sviluppo rurale a tutela della salute ambientale e della biodiversità
https://www.facebook.com/Giuseppe-Altieri-740012552835256/
https://www.facebook.com/LaTuaIgnoranzaELaNostraRovina/videos/2629303540507211/
Un Intervento profetico al Convegno Mondiale sul Metodo Di Bella – 2010 San Marino – Prof. Giuseppe Altieri – Ad una platea di 1.000 medici da tutto il mondo
IL PEGGIOR INQUINAMENTO… QUELLO DELLE COSCENZE
https://www.youtube.com/watch?v=KylPDGhysP8&t=135s
Ed i Traditori dei Benefattori …dell’Ambiente (Dante inferno Canto 34)
Recensione anche su flipnews, portale dei giornalisti d’inchiesta, al link:
https://www.flipnews.org/component/k2/getta-un-seme-scaricabile-gratuitamente.html
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