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Una prova indipendente dell’esistenza dell’energia oscura

La forza che sta accelerando l’espansione dell’UniVerso, dicono i ricercatori, ne sta al contempo rallentando l’evoluzione

Un decennio fa circa, studiando le esplosioni stellari, che hanno una brillantezza relativamente uniforme, allo scopo di stimare le distanze cosmiche, alcuni astrofisici scoprirono che l’espansione dell’universo sembra accelerare, a dispetto del fatto che la gravità avrebbe dovuto invece indurre un rallentamento dell’espansione seguita al big bang. Da qui nacque l’ipotesi dell’esistenza di una energia oscura, invisibile, quale forza responsabile dell’accelerazione.

Ora un gruppo di cosmologi è arrivata alla stessa conclusione, attraverso un metodo indipendente, che riguarda l’evoluzione dei cluster di galassie. Questi cluster, che possono contenere centinaia di galassie, rappresentano le più grandi masse visibili presenti nel cosmo e sono tenuti assieme dalla gravità.

I ricercatori hanno osservato con il Chandra X-ray Observatory della NASA decine di cluster di galassie, ottenendo dati che concordano con l’ipotesi dell’energia oscura. Per i cluster è più difficile crescere quando lo spazio viene “stirato” dall’energia oscura. L’evoluzione dei cluster tracciata sulla base delle osservazioni rivelerebbe infatti chiaramente la presenza di una forza che ne ha influenzato l’evoluzione almeno negli ultimi sei miliardi di anni.

“Il nostro risultato potrebbe essere descritto come una sorta di ‘arresto dello sviluppo’ dell’universo: se qualcosa sta forzando e accelerando l’espansione dell’universo, ne sta al contempo rallentando lo sviluppo”, ha detto Alexey Vikhlinin dello Smithsonian Astrophysical Observatory a Cambridge, nel Massachusetts, che ha diretto la ricerca e ne ha anticipato i risultati, in via di pubblicazione sul numero del 10 febbraio 2009 dell’Astrophysical Journal, durante un convegno della NASA.

I risultati ottenuti dai ricercatori – che comprendono le simulazioni al computer dell’evoluzione dei cluster, eseguite da Andrey Kravtsov dell’Università di Chicago e Daisuke Nagai della Yale University – rafforzano l’ipotesi che l’energia oscura sia una costante cosmologica, una forza che agisce costantemente e in modo pervasivo in tutto l’universo. “Questo è un fatto notevole, dato che non si conosce alcuna specifica ragione per cui debba essere così”, ha osservato Kravtsov.


Einstein – che aveva introdotto la costante cosmologica nella relatività generale per dar conto di un universo stazionario – dopo la scoperta dell’espansione dell’universo affermò che quello era stato il più grave errore da lui mai commesso. Tuttavia, l’evoluzione successiva delle osservazioni relative a tale espansione hanno rimesso in gioco l’ idea originaria di Einstein, per quanto alcuni lavori teorici suggeriscano che essa dovrebbe essere molto maggiore di quanto non riscontrabile sulla base dei dati osservazionali.
Per questo sono state sviluppate teorie alternative, fra cui quelle che prevedono l’esistenza di dimensioni nascoste. “Sono necessari ancora molti test, ma finora la teoria di Einstein appare sempre la migliore”; ha detto Vikhlinin. (gg)

Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it , dall’Astrophysical Journal

Questo video vi aprirà gli occhi per vedere la realtà anche da un’altro punto di vista:

Teoria R3  – Una semplice Teoria dell’UniVerso – PDF – dell’Ing. Alberto Angelo Conti

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dr. Jean Paul Vanoli, esperto per la Vera scienza, conoscenza, filosofo della vita eterna, esperto in Medicine Naturali, Scienza della Nutrizione, Bioelettronica e Naturopatia. - Consulente di: https://mednat.news - curriculum.htm -  info@mednat.news + https://pattoverascienza.com   - Curatore, Tutore, Notaio, Trustee del Trust°/Stato Persona, estero: VANOLI GIOVANNI PAOLO (VANOLI G.P. - VGP) - Human Rights Defender ONU/A/RES/53/144 1999 - Difensore dei Diritti dei batteri e virus/esosomi, cioè della Vita/Natura in genere

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