Memoria dell’Acqua – 2

Sintesi di colloqui con il dr. Jacques Benveniste (oggi scomparso, fra parentesi in circostanze “strane”..) – ex direttore del “Laboratoire de Biologie Numérique” (Laboratorio di Biologia Digitale) – 32 rue Carnets – 92410 Clamart, France

Il dr. Beneviste è stato interno nel sistema Ospedaliero di Parigi e direttore delle ricerche all’Istituto Nazionale Ricerche Mediche di Francia; è conosciuto a livello mondiale come specialista nei meccanismi dell’allergia e dell’infiammazione.
Si distinse nel 1971 per aver scoperto il fattore di attivazione delle piastrine, mediatore coinvolto in patologie di questo genere (asma).
La “memoria dell’acqua” ? ……“ancora misteriosa……. ci dice il dr. Benveniste, ma non più del fatto che un composto formato da due gas, possa essere liquido a temperatura e pressioni normali, ma mostri dilatazione quando si raffredda “.

Domini coerenti con proprietà simili al laser, sono stati descritti nell’acqua (E. del Giudice, G. Preparata, G. Vitiello – 1988) “Water as a free electric dipole laser”, Phys. Rev. Lett. 61:1085-1088).

Più recentemente, nell’acqua è stato identificato e definito un particolare tipo di cristallo di ghiaccio stabile (non fondente) che mantiene un campo elettrico (Shui-Yin Lo, Angela Lo, Li Wen Chong et al. – 1996 – dal titolo: “Physical properties of water with IE structures”, Modern Physic Letters B, 10(19)-:921:930).

L’acqua è il veicolo per l’informatizzazione dei sistemi biologico viventi: per ogni molecola di proteine vi sono 10.000 molecole di acqua. L’acqua può e deve essere “informata” perché essa divenga il mediatore informatico; quando le molecole attivano un effetto biologico, non stanno trasmettendo direttamente il segnale, il lavoro avviene nell’acqua e dall’acqua che svolge anche un lavoro di amplificazione del segnale.
Il sistema di BioRisonanza amplificata, è lo stesso che oggi utilizziamo in un giradischi, compact disk, ecc.
I fisici non dovrebbero preoccuparsi per il proprio futuro, l’acqua non è stata studiata, né è stata oggetto di ricerca, per lungo tempo !

Una domanda: dr. Benveniste, perché gli scienziati sono così contrari all’evoluzione della scienza, pur magari essendo all’interno del sistema della ricerca, condizionandola e spesso orientandola solo in certe direzioni ?

“Non so da dove derivino questi blocchi mentali, ma essi almeno in teoria, sono inconciliabili con la funzione di scienziato !”. “Nostro compito principale è di fornire una chiara ed inequivocabile risposta alla controversia, alle nostre dichiarazioni sulla “memoria dell’acqua”, questa è stata scatenata da alcuni anni a questa parte, senza comunque mai portare, da parte degli oppositori, serie argomentazioni e prove di laboratorio, condotte secondo i canoni della vera scienza, che dimostrino che quest’affermazione non ha senso !”.
Noi affermiamo che: ….L’acqua è in grado di veicolare informazioni molecolari (messaggi biologici) e che è possibile trasmettere ed amplificare questa informazione, così come si può fare per il suono e  per la musica.
Riteniamo che gli indicatori e la posta in gioco siano tali, che sarebbe irresponsabile non dare al più presto una possibile spiegazione.

Il fenomeno in oggetto (memoria dell’acqua) fu scoperto per caso nel 1984, mentre Il dr. Benveniste lavorava  sul sistema ipersensibile (allergico) portando alla luce, nell’alta diluizione dell’acqua nella quale era stata all’inizio diluita una determinata sostanza, che quest’acqua altamente diluita, dava luogo ad una reazione come se fossero ancora presenti le molecole della sostanza originale; quindi l’acqua manteneva una traccia delle molecole presenti all’inizio delle diluizioni.
La reazione della comunità scientifica di allora, fu immediata ed incredula, corsero subito voci di imbroglio ed una commissione di “esperti” finì per affermare che si trattava di un artefatto non faudolento !
Nuove conferme QUI su:  Memoria dell’acqua – 1

Il dr. Benveniste continua……“Da quella data sono stati effettuati migliaia di esperimenti ed osservazioni, arricchendo e consolidando le nostre conoscenze attuali. Inoltre queste osservazioni sperimentali, lungi dal contrapporsi alle teorie biologiche attualmente accettate, possono venire integrate come una loro estensione.
Siamo quindi convinti di aver portato alla luce un fenomeno essenziale alla spiegazione della biologia e della vita. Su queste basi, lo scopo della DigiBio è diventare un attore essenziale negli sviluppi scientifici ed industriali che emergeranno da queste ricerche”.

Spiegare la biologia digitale senza fornirne i principi non è possibile; quindi in termini semplici e comprensibili anche alla persona comune, ne descriviamo i principi fondamentali, per aiutare scienziati e non, a fare il salto intellettivo di qualità, su queste importanti scoperte della nuova scienza biologica:

La vita dipende da “segnali” scambiati fra le molecole, es.  quando ci si arrabbia, l’adrenalina “dice” al suo “recettore” ed a lui soltanto, non comunicando l’informazione a nessun altro, di far battere più velocemente il cuore, di contrarre i vasi sanguigni superficiali, ecc.

In biologia, le parole: “segnale molecolare” sono comunemente e spesso utilizzate; eppure chiedendo ai biologi anche più noti ed accreditati, quale sia la natura “fisica” del segnale, non sanno rispondere, ed alle volte non comprendono neppure la domanda ! Essi si sono inventati una loro fisica cartesiana (molto lontana dalla fisica moderna) secondo la quale il semplice contatto (le leggi dell’impatto di Cartesio, presto confutate egregiamente da Huygens) fra due strutture che si uniscono, crea energia, stabilendo in tal modo uno scambio di informazione. Fino ad oggi tutti i biologi seguono questa teoria e recitano pedestremente quest’ideologia senza comprenderne l’assurdità e senza porsi il problema di quali meccanismi di fisica intervengono fra queste due parti.

Sappiamo da decenni che le molecole vibrano. Ogni atomo, di ogni molecola ed ogni legame intermolecolare – il ponte che collega gli atomi – emette un gruppo di frequenze specifiche individuabili. Infatti grazie ai radiotelescopi queste specifiche frequenze di molecole semplici o complesse, vengono captate anche a distanza di miliardi di anni luce dalla terra !.
I biofisici descrivono queste frequenze come una caratteristica fondamentale della materia, ma i “moderni” biologi non ritengono che le onde ElettroMagnetiche (C.E.M.) possano giocare un ruolo fondamentale nelle funzioni molecolari !
Infatti in biologia non si trova la parola “segnale o frequenza” (nel senso fisico del termine) in nessun trattato sulle interazioni molecolari, per non parlare del termine C.E.M. (Campo ElettroMagnetico) che se utilizzato porterebbe alla “scomunica” dalla comunità scientifica della biologia molecolare, detta ortodossa !
Ma proprio le vibrazioni/frequenze sono gli “strumenti”, cioè i mezzi per mezzo delle quali l’informazione, le istruzioni, si scambiano fra le molecole lungo la scala a cascata degli eventi, che governano le funzioni biologiche ed in larga misura se non per tutte, anche di quelle chimiche.
Il dr. Benveniste dopo otto anni di ricerche ed esperimenti riuscì a dimostrare di poter trasferire specifici segnali molecolari, utilizzando un amplificatore e delle bobine elettromagnetiche.

Nel luglio 1995 riprodusse questo segnale, convertendolo in suono, utilizzando un computer multimediale con scheda sonora, questo tipo di scheda registra solo frequenze fino a 20.000 Hz. Seguendo questi principi e continuando gli esperimenti, egli è riuscito ad indurre i recettori specifici per molecole semplici o complesse, a “credere” di essere in presenza delle loro molecole favorite, solo riproducendo le frequenze registrate di quelle molecole !

Per arrivare a questo risultato egli lo ha fatto in questo modo:
– registrare l’attività della sostanza su di un computer
– riprodurla verso un sistema biologico sensibile alla sostanza stessa

Vi è quindi da ritenere che quando una molecola si trova in presenza del suo recettore, faccia la stessa cosa: emetta frequenze che il recettore è in grado di riconoscere.
Questo fatto indica che:
Un segnale molecolare può essere efficientemente rappresentato da uno spettro di frequenze fra i 20 Hz ed i 20.000 Hz, che è la stessa estensione della musica ed in parte della voce umana.
E’ noto che il nostro cervello emette solo C.E.M. a bassa frequenza per poter modulare ed attraversare il “mare di liquidi” che compongono il “terreno” biologico del corpo fisico, cosi come i sottomarini negli oceani, comunicano con le loro basi e fra di loro, solo con emissioni a bassa frequenza !
Le emozioni sono state da sempre messe in relazioni con le frequenze dei suoni; infatti un certo tipo di melodia rilassa ed un’altra eccita e ciò in funzione del tipo di composizione di frequenze utilizzate.
Questi sono fenomeni interattivi psico-emotivi-elettro-cerebrali-chimico-fisici, attivati da frequenze (luce=biofotoni, in emissione/ricezione di luce –inFormAzione coerente=biolaser) ben definibili e definite.

Un semplice esperimento che suggeriamo a tutti i ricercatori:
Prendere 2 bicchieri e metterli uno a fianco all’altro senza che essi si tocchino; inserirvi del sangue fresco di animale; nel primo bicchiere inserire una sostanza che faccia reagire gli anticorpi del sangue; una volta che la reazione è avvenuta, controllare cosa avviene nel secondo bicchiere, osserverete che anche in esso è avvenuta la reazione anticorpale senza che vi sia stata aggiunta alcuna sostanza….come mai ?  !  perché l’informazione è passata dal sangue del primo bicchiere a quello del secondo, scatenando la stessa reazione anticorpale !
Ecco dimostrato il meccanismo della trasmissione/ricezione attraverso i biofotoni, dell’informazione fra le varie sostanze = interazione per mezzo della luce ! Ciò avviene anche ed ancor più in tutti gli esseri viventi.
Ciò significa semplicemente che tutti i sistemi biologici funzionano come ricevitori radio, ricetrasmittenti, tramite la BioRisonanza = interattività per mezzo della luce/informata.
L’omeopatia funziona seguendo queste linee guida !

Questi importanti progressi scientifici, nella comprensione dei più nascosti meccanismi di riconoscimento e segnalazione molecolare per mezzo della luce/biofotoni, sono assolutamente in linea con le più recenti scoperte e formulazioni della fisica e della chimica. Abbiamo fatto un altro grande passo in avanti nella comprensione e nell’accrescimento dell’attuale corpo di conoscenze in Biologia e Medicina.

Tutti i libri di Biologia e di Medicina, vanno riscritti ed aggiornati alla luce di questi importanti scoperte.
Con questi meccanismi possiamo solo ora comprendere molto bene come milioni di molecole biologiche possano comunicare alla velocità della luce nel corpo dei viventi (composti di acqua), ognuna con la propria molecola corrispondente e con essa soltanto, le necessità di base per il buon e corretto funzionamento dei sistemi biologico viventi e si capisce come minuscole modificazioni chimiche (es. i farmaci/vaccini) producono considerevoli conseguenze funzionali indesiderate.

Basta che il sistema informatico si blocchi per qualche ragione, in un qualsiasi punto dell’organismo, che tutto il sistema ne risente……ecco la malattia ! Il suo C.E.M. globale è alterato; frequenze spurie/anomale vengono emesse e quelle adatte e simbiotiche al sistema globale vengono inibite !
Quindi è possibile anche pensare di preparare apparecchiature in grado di demodulare il sistema, registrando le frequenze delle malattie, registrarle ed immettere le frequenze in contro fase per annullare gli effetti di quelle mancanti.
Oppure rimodulare l’acqua (appropriata) memorizzandola con le frequenze mancanti al sistema, e fornirla da bere al malato in modo da riequilibrare l’intero sistema alterato.
Nuove ed interessanti prospettive si aprono nel nostro immediato futuro anche e sopra tutto nel campo della biologia ed in quello medico sanitario.

Commento NdR: Ricordiamo comunque che la memoria dell’acqua cosi come quella di ogni altra sostanza, risiede nella possibilità intrinseca di accumulo e rilascio dell’informazione della “luce” ovvero energia fotonica, (vedi i lavori di Popp) in essi contenuta; è solo attraverso il mezzo “luce” che l’informazione coerente (biolaser) si propaga e si diffonde attraverso le cose create nell’UniVerso.
vedi:
http://www.rivistedigitali.com/Medicina_naturale/2006/1?targetPagNum=034&searchTerms=&tt=S
The International labs repetition of the experiments was mentioned in this article:
http://www.guardian.co.uk/Archive/Article/0,4273,4152521,00.html
an article by Lionel Milgrom, the Guardian, March 15, 2001

“Un consorzio di quattro laboratori di ricerca indipendenti in Francia, Italia, Belgio e Olanda, guidati dal professor M Roberfroid dell’Università Cattolica di Lovanio in Belgio a Bruxelles, ha utilizzato un perfezionamento dell’esperimento originale di Benveniste che ha esaminato un altro aspetto dell’attivazione dei basofili.
Il team sapeva che l’attivazione della degranulazione dei basofili da parte dell’aIgE porta al rilascio di potenti mediatori, tra cui grandi quantità di istamina, che stabilisce un ciclo di feedback negativo che frena il suo stesso rilascio.
Quindi l’esperimento che il team paneuropeo ha pianificato prevedeva di confrontare l’inibizione della degranulazione indotta da aIgE dei basofili con diluizioni “fantasma” di istamina contro soluzioni di controllo di acqua pura.

Per assicurarsi che nessun pregiudizio fosse introdotto nell’esperimento dagli scienziati dei quattro laboratori coinvolti, erano tutti “ciechi” rispetto al contenuto delle loro soluzioni di prova. In altre parole, non sapevano se le soluzioni che stavano aggiungendo alla reazione basofili-aIgE contenessero quantità fantasma di istamina o solo acqua pura. Ma non è tutto. Le soluzioni di istamina fantasma e i controlli sono stati preparati in tre diversi laboratori che non avevano più nulla a che fare con la sperimentazione.

L’intero esperimento è stato coordinato da un ricercatore indipendente che ha codificato tutte le soluzioni e raccolto i dati, ma non è stato coinvolto in nessuno dei test o nell’analisi dei dati dell’esperimento.
Non c’era molto spazio, quindi, per la frode o per il wishful thinking. Così i risultati, quando sono arrivati, sono stati una completa sorpresa.

Tre dei quattro laboratori coinvolti nella sperimentazione riportarono un’inibizione statisticamente significativa della reazione di degranulazione dei basofili da parte delle soluzioni di istamina fantasma rispetto ai controlli. Il quarto laboratorio ha dato un risultato quasi significativo, quindi il risultato totale di tutti e quattro i laboratori è stato positivo per le soluzioni di istamina fantasma”.

La struttura dell’acqua non è certa dopo tutto
Con gli elettroni che sfrecciano quasi alla velocità della luce e che emettono radiazioni infrarosse e raggi X come se non ci fosse un domani, il laboratorio di radiazione di sincrotrone all’avanguardia della Stanford University sembra avere poco in comune con le bevande new-age o la medicina alternativa.
Ma questo era prima che la semplice vecchia acqua – la sostanza più abbondante sulla Terra, la base della vita, un composto la cui struttura è stata sondata durante il regno della regina Vittoria – si rivelasse aver ingannato una lunga serie di scienziati. “È una questione così fondamentale, la struttura dell’acqua”, dice il fisico chimico Anders Nilsson di Stanford. “È incredibile che non la capiamo davvero”.
Il dottor Nilsson ha fatto il botto, per così dire, quando lui e i colleghi hanno preso una pagina dal regista Michelangelo Antonioni. Avevano progettato di usare i raggi X generati dal sincrotrone, una specie di acceleratore di particelle, per studiare i legami chimici nelle molecole dell’acqua.
Ma proprio come il fotografo del classico esistenziale di Antonioni del 1966, “Blow-Up”, scoprì che la tresca degli amanti che aveva fotografato era meno interessante dello sfondo (che conteneva un uomo con una pistola), così gli scienziati trovarono che l’acqua di sfondo era dove c’era l’azione.
L’acqua liquida, hanno concluso dai dati dei raggi X, ha una struttura totalmente in contrasto con ciò che dicono i libri di testo e ciò che gli scienziati hanno creduto per più di un secolo. Invece di essere un mare di tetraedri – piccole piramidi con basi triangolari, formate quando ogni molecola d’acqua si collega ad altre quattro – sembra essere un oceano di anelli e catene, con la maggior parte delle molecole che si collegano solo con altre due tramite forti legami. Come spesso accade quando la saggezza convenzionale inizia a crollare, ad un’ispezione più attenta non c’era molto a reggerla in primo luogo.
La nozione che le molecole d’acqua formano piramidi in realtà aveva poco supporto empirico, dice il Dr. Nilsson: “I risultati sperimentali sono stati così scarsi che il lavoro teorico ha dominato il campo”, e la teoria è così inesatta “che si può ottenere quasi qualsiasi risultato che si vuole solo modificando” alcuni numeri. Non tutti sono convinti dell’idea degli anelli e delle catene. Solo mesi dopo che il team di Stanford ha concluso che il modello piramidale era tutto bagnato, e in risposta ad esso, gli scienziati dell’Università della California, Berkeley, hanno annunciato che anche l’acqua è un mucchio di piccole piramidi. Questo ha portato una risposta stizzosa da parte dei ricercatori di Stanford, che hanno denigrato l’esperimento dei loro rivali come pieno di “carenze fondamentali” e afflitto da una “mancanza di riproducibilità”.
Anche se il team di Berkeley rimane fedele alle sue piramidi, molti scienziati sono convinti dagli anelli e dalla catena. Rovesciare la nozione di piramide è “un affare incredibilmente grande”, dice la chimica Giulia Galli della UC Davis, che non è stata coinvolta nell’esperimento. Sta usando un supercomputer per far girare trilioni di calcoli quantistici per determinare quale struttura dovrebbe avere l’acqua secondo i principi di base. Questa può sembrare una domanda esoterica, “ma diverse strutture (dell’acqua) dovrebbero comportarsi in modo diverso”, dice il Prof. Galli. Poiché la vita scorre sull’acqua, scoprire la sua vera struttura potrebbe ribaltare le idee chiave della biologia.
Questo è lontano anni, ma i commercianti stanno già sfruttando lo sconvolgimento nella scienza dell’acqua. Il mese scorso, H2Om LLC di Los Angeles ha presentato quella che chiama “la prima acqua imbottigliata ‘vibrazionalmente carica’ al mondo”. Anche se H2Om (pronunciato H-two-Om, come nel mantra) inizia con acqua di sorgente convenzionale, l’esposizione alle parole sull’etichetta della bottiglia la altera, dice la società: “Love” e “Perfect Health”, le prime varietà, trasmettono ciascuna una “frequenza vibrazionale” che l’acqua assorbe. Ogni bottiglia è presumibilmente infusa anche attraverso la musica (nel magazzino dopo l’imbottigliamento) e i pensieri (della persona che la beve). La scienza precisa con cui l’acqua mantiene la sua nuova struttura desiderabile anche se il furgone di consegna passa davanti a cartelloni pubblicitari sull’HIV e graffiti pieni di parole d’odio rimane da capire.
Anche i fan dell’omeopatia stanno attaccando la loro stella alla rivoluzione dell’acqua. Questa forma ampiamente screditata di medicina alternativa si basa sulla convinzione che piccole quantità di sostanze cambiano la struttura dell’acqua in un modo che la rende terapeutica. In un nuovo documento, William Tiller, ex presidente della scienza dei materiali a Stanford, e colleghi sostengono che “l’acqua può effettivamente avere le sue proprietà e quindi la sua struttura cambiata piuttosto facilmente”. Dalla loro revisione di più di 100 studi, concludono che l’acqua è “uno ‘zoo’ di molecole di dimensioni miste”, suggerendo “una potenziale rilevanza per l’omeopatia”.
“La gente ha ignorato la possibilità che l’acqua liquida possa avere strutture multiple”, dice Rustum Roy, scienziato dei materiali alla Pennsylvania State University e co-autore del documento in Materials Research Innovations. “Ma ci sono buone prove per le nanostrutture”.
” Come suggerisce il Prof. Galli, “In un tubo che misura da uno a due nanometri e che contiene da 60 a 80 molecole d’acqua, le interazioni con la parete del tubo potrebbero cambiare la struttura dell’acqua”.
Pochi scienziati seri scommettono sull’omeopatia, figuriamoci sull’acqua infusa d’amore. Ma come dice il dottor Nilsson, “è incredibile che siamo così incerti sulla sostanza più abbondante sulla Terra. Ho la sensazione che, con l’acqua, ci saranno più sorprese”.
Tratto da:  HomeoCityNews

Studuare l’Acqua:

Il biochimico nutrizionalista Lee H Lorenzen, jr., ha sviluppato il concetto di Clustered Water più di 14 anni fa per aiutare sua moglie Penny che soffriva di “stanchezza cronica” (in inglese Chronic Fatigue).

Lee iniziò una ricerca per la cura di questa malattia. Lavorando con scienziati giapponesi, realizzò che molte sorgenti di acqua in varie parti del mondo sono riconosciute come curative .
Fino a questo momento si credeva che queste proprietà fossero dovute ad un effetto placebo. La società Cellcore iniziò le ricerche per trovare le ragioni di questi fenomeni inspiegabili. I ricercatori scoprirono che le sorgenti curative come quelle di Lourdes in Francia e di Kiromisu in Giappone sono tali perché contengono dei “Clusters” naturali nella loro acqua.
Purtroppo per avere l’effetto da queste acque bisognava bere dalla direttamente sorgente.
L’acqua non è stabile e deve essere consumata pochi minuti dopo che sgorghi in superficie.
Non è mai stato possibile portare via l’acqua e mantenerne la stabilità. La Cellcore ha brevettato un processo che crea Clusters stabili che durano molto a lungo. Dopo anni di lavoro il Dott. Lorenzen è stato premiato con un riconoscimento negli Stati Uniti nel gennaio del 1998 e nel marzo del 2000 testimoniando l’efficacia della tecnologia dei Clusters. Per anni la gente in tutto il mondo ha beneficiato delle sorgenti curative e adesso c’è la possibilità di ottenere gli stessi effetti senza recarsi in loco.
http://www.earthtransitions.com/lw_cl_origins.htm

In ottobre del 1994 Alfred G. Gilmann dell’università del Texas Southwestern Medical Center e Martin Rodbell del National Institute of Environmental Health Sciences, hanno ricevuto il premio Nobel per aver determinato come le cellule del corpo umano comunicano tra loro attraverso segnali radio/chimici che emettono e ricevono decodificandoli. www.toneup.net

Altri scienziati come il Dott. Lee Lorenzen hanno dimostrato che questo passaggio di segnali era facilitato dall’acqua “Cluster” o “anellata” che è presente nelle cellule di tutti gli esseri viventi (DNA).
David Baltimore (altro premio Nobel) un biologo molecolare dell’Università Rockfeller di New York ha detto che “questo apre un nuovo mondo nell’interazioni biochimiche le quali controllano il comportamento delle cellule”
http://www.coscienza.org/MessageFromWater1.htm
http://www.toneup.net/manufacture.htm

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Cos’è l’acqua “raggruppata” ?
L’acqua nelle cellule del nostro corpo rende possibile la creazione di energia, il pensiero, il movimento, il trasporto dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine. L’acqua è responsabile della ricezione e della trasmissione di informazioni vitali in tutti i 10 trilioni di cellule del nostro corpo. La forma più efficiente di acqua per svolgere questi compiti è l’acqua raggruppata.
L’acqua raggruppata è strutturata in modo da essere simile all’acqua che avevamo nelle nostre cellule quando siamo nati. Di seguito leggerete una delle più grandi scoperte del nostro tempo.
I brevetti degli Stati Uniti 5711950, 6033678 e altri brevetti in corso identificano il Dr. Lee Lorenzen come unico inventore e proteggono il processo di preparazione delle soluzioni Clustered Water™. Clustered Water™ è un marchio commerciale di Pacific International Technologies, Inc.

Per aiutarci a capire rivediamo la COMUNICAZIONE CELLULARE
Nell’ottobre del 1994, Alfred G. Gilman della University of Texas Southwestern Medical Center e Martin Rodbell del National Institute of Environmental Health Sciences hanno ricevuto il premio Nobel per aver determinato come le cellule del corpo umano comunicano tra loro inviando e ricevendo segnali “radio”. Altri rispettabili scienziati, tra cui il Dr. Lee H. Lorenzen, hanno dimostrato che questa “trasduzione” di segnali era facilitata dal CLUSTER o acqua “ad anelli” presente nelle cellule di tutti gli esseri viventi.
Il premio Nobel David Baltimore, biologo molecolare della Rockerfeller University di New York, ha dichiarato: “La trasduzione del segnale è un mondo completamente nuovo di interazioni biochimiche, quelle che abbiamo sempre cercato, perché sono le interazioni che controllano il COMPORTAMENTO cellulare”.
Robert Bell, capo del Dipartimento di Biologia Molecolare del Cancro alla Duke University, dice: “La trasduzione del segnale è il singolo concetto unificante più importante nella biologia e nella medicina moderna”.
C’è un’ampia ragione per queste affermazioni drammatiche. Ora sappiamo che l’acqua gioca un ruolo attivo nella comunicazione cellulare e quindi in migliaia di funzioni metaboliche, e sappiamo che la cellula non è il piccolo cerchio e il nucleo da cartone animato che credevamo fosse. Piuttosto, è una struttura estremamente complessa che utilizza l’acqua organizzata non solo per attivare reazioni chimiche, ma anche per ricevere e inviare informazioni vitali.
Il DNA (forse vi sarà familiare l’illustrazione della scala a spirale, la doppia elica) in ognuno dei nostri trilioni di cellule trasmette costantemente informazioni alla velocità della luce attraverso frequenze risonanti. E, cosa più interessante, al centro di ogni doppia elica di DNA c’è una colonna di “cluster d’acqua”. Oltre al nucleo a grappoli dell’elica, copiose quantità di acqua sono organizzate in strati multipli sulla superficie delle proteine strutturali intracellulari e delle membrane.

A causa del ruolo svolto da quest’acqua altamente organizzata all’interno della cellula, le cellule possiedono schemi risonanti individuali e cooperativi che cambiano con l’età e variano in relazione all’efficienza metabolica.
Il dottor Lee H. Lorenzen, Jr. ha sviluppato Clustered Water™, biochimico di fama mondiale, dottore di ricerca e specialista in biochimica nutrizionale. È presidente di Pacific International Technologies, Inc. (PacTech) e inventore del processo brevettato Cluster Template Induction Process (MTIP). Attraverso questa scoperta brevettata ha dimostrato che i modelli di risonanza cellulare possono essere migliorati, o “sintonizzati” producendo effetti estremamente benefici sull’omeostasi di tessuti e organi. Ci sono più di 12.000 studi in tutto il mondo e più di 14 anni di ricerca che confermano le teorie e i risultati.
In parole povere, il Processo di Induzione Templare a Cluster fa due cose: cambia positivamente la struttura molecolare dell’acqua e cattura le frequenze di risonanza benefiche dei nutrienti all’interno dell’acqua. Il risultato è che i nutrienti sani vengono consegnati direttamente al corpo molto più rapidamente, trasmettendo le informazioni nutrizionali necessarie di cui il nostro corpo ha più bisogno, migliorando drasticamente la nostra efficienza metabolica.
Gli scienziati hanno scoperto che abbiamo due tipi di acqua nel nostro sistema chiamati “Bioacqua”. Una è “clusterizzata”. In Clustered Water™, le molecole sono tenute insieme in piccoli gruppi di anelli, simili alla forma di un fiocco di neve. Clustered Water™ ha la capacità di scorrere facilmente attraverso le membrane cellulari, fornendo informazioni vitali avanti e indietro ad ogni cellula. La seconda forma di acqua è chiamata acqua legata, che non è raggruppata. Si tratta di acqua legata ad altre molecole come le proteine, e quest’acqua non passa liberamente attraverso le membrane. Clustered Water™ si comporta come trasmettitori e ricevitori in miniatura, lavorando per mantenere il corpo sano e vitale.
Quando siamo giovani, il nostro corpo è pieno di acqua biologica, e la maggior parte di essa è raggruppata. Questa abbondanza di Clustered Water™ che scorre liberamente nel nostro corpo giovane garantisce una crescita rapida e sana. Tuttavia, quando invecchiamo, il naturale processo di invecchiamento ci fa disidratare, e sempre più della nostra acqua biologica si lega ad altri elementi, impedendo così il passaggio di informazioni nutrizionali vitali, facendoci così invecchiare più velocemente.
La buona notizia è che possiamo aumentare la nostra efficienza metabolica bevendo ogni giorno Clustered Water™. Con l’invenzione di MTIP, PacTech è in grado di aggiungere molti nutrienti benefici alla base della sua Clustered Water™, che miglioreranno ulteriormente la vostra salute e il vostro benessere.
vedi: Risonanza dell’Acqua ed i suoi Cluster: vedi PDF (English)
Aqua Resonance

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dr. Jean Paul Vanoli, esperto per la Vera scienza, conoscenza, filosofo della vita eterna, esperto in Medicine Naturali, Scienza della Nutrizione, Bioelettronica e Naturopatia. - Consulente di: https://mednat.news - curriculum.htm -  info@mednat.news + https://pattoverascienza.com   - Curatore, Tutore, Notaio, Trustee del Trust°/Stato Persona, estero: VANOLI GIOVANNI PAOLO (VANOLI G.P. - VGP) - Human Rights Defender ONU/A/RES/53/144 1999 - Difensore dei Diritti dei batteri e virus/esosomi, cioè della Vita/Natura in genere