Postulati di Koch – 2

I 4 postulati di Koch sono i seguenti – 2
1 –  il presunto agente responsabile della malattia in esame deve essere presente in TUTTI i casi riscontrati di quella malattia.
Ciò significa che tutti i malati devono avere nel loro sangue il “germe” considerato causa della malattia.
Risultato Sperimentale: solo circa la metà dei malati veniva rilevata la presenza del presunto germe.
Già questo fatto dovrebbe far crollare tutta la teoria che i germi sono responsabili dell’ammalamento.
Si risolse però il “problema”, dichiarando che chi non possedeva il germe era un malato “atipico” – portatore sano invece colui che non aveva sintomi, pur avendo dentro il cosiddetto germe.

2 – deve essere possibile isolare il microrganismo dall’ospite malato e farlo crescere e riprodurre in coltura pura in laboratorio
Risultato Sperimentale: solo il 2 % dei “germi” conosciuti è riproducibile in laboratorio ed i germi riprodotti non si comportano allo stesso modo di quando sono inseriti nel sistema corpo, cioè nel Terreno…..quindi dato/idea che si mostra fasulla anche in questo postulato. Questo fatto venne ignorato nel passato, e viene ignorato ancora oggi
3 – ogni volta che una coltura pura del microrganismo, viene inserito per le vie naturali in un ospite sano, si deve riprodurre la malattia. Risultato Sperimentale: Ciò non avviene mai.

4 – il microrganismo deve poter essere isolato nuovamente dall’ospite al quale è stato dato per le vie naturali quindi ipoteticamente “infettato sperimentalmente”.
Risultato Sperimentale: questo non accade mai.

Se positivi, a questi postulati, si avrebbe l’ipotetica  prova al massimo della co-patogenicità del microorganismo e della sua possibile (non certa perché al limite solo cofattore secondario) influenza, in un determinato quadro patologico preesistente e già in atto del e nel Terreno alterato.

Con queste evidenze sperimentali ci possiamo seriamente chiedere come sia  stato possibile che la teoria patogena dei germi abbia preso piede cosi prepotentemente e no  scientificamente, per l’interesse delle case farmaceutiche che hanno cavalcato quella falsa teoria.
In realtà, per salvare la sua teoria, Koch utilizzò indegni artefici, e fraudolente interpretazioni.
Cominciò ad utilizzare in modo abominevole la sperimentazione sugli animali.
Essi, durante le “sperimentazioni”, venivano torturati in ogni modo, facendogli vivere una marea di conflitti, finché i poveri animali non sviluppavano una qualche “malattia”.
Ovviamente tali torture includevano l’iniezione negli animali di batteri, e in tal modo si pretese di dimostrare che i batteri avevano causato la malattia. Non si riusciva mai, tuttavia, a far sviluppare nella cavia la specifica malattia che, secondo la teoria, era causata da quel specifico batterio.
Ciò tuttavia, incredibilmente, non scoraggiò Koch. Egli scrisse nei suoi studi che i batteri iniettati nella cavia provocavano una malattia “simile” (che vuol dire tutto e niente), e risolse così, trionfante, la questione, imbrogliando le carte…
Altro esempio:
Il 4 postulato esprime il concetto che il cosiddetto microorganismo, detto “patogeno” e pre-supposto come causa di “malattia”, in quei soggetti detti per ipotesi essere “suscettibili”, debba essere ritrovato…  se non faccio mai attenzione mai su cosa renderebbe magicamente suscettibile o meno il Terreno del soggetto, e continuo a pensare e quindi mi focalizzo pensando solo al cosiddetto “patogeno”, non capirò mai quale è la Vera causa, mentre è evidente che se trovo un microorganismo in un Terreno alterato significa che esso non è causa, ma conseguenza o co-mediatore di un processo biologico in atto nel terreno/matrice.

Robert Koch comunque aveva inoltre un asso nella manica, egli fu il primo che riuscì a fotografare i batteri.
Tramite il “potere delle immagini”, diffuso nei media del tempo, riuscì a far passare le fotografie come la prova sia della esistenza dei batteri, sia del fatto che essi fossero la causa delle malattie, spaventando i medici e la popolazione che ignoravano questi fatti fraudolenti. Quando però cercò di applicare le sue teorie per “immunizzare” la popolazione, uccise migliaia di persone, e fu quindi cacciato da Berlino e della Germania.

Ritornò in patria solo grazie a Otto von Bismark, cancelliere dell’impero tedesco, che ebbe una pensata “geniale”. Conoscendo le teorie di Koch, il cancelliere pensò di utilizzarle per ottenere vantaggi geopolitici.
La Germania del tempo pativa infatti la concorrenza dell’impero inglese, che di fatto monopolizzava i commerci con le indie attraverso l’occupazione del canale di Suez.
Utilizzando la teoria di Koch, e diffondendola come vera in tutta l’Europa, poteva però affermare (ovviamente in modo arbitrario) che le merci provenienti dalle indie contenessero pericolosi batteri, in grado di infettare la popolazione e causare epidemie. In questo modo poteva imporre le famose “quarantene” su tali prodotti, fino persino a proibirne l’importazione.
Ciò avrebbe rappresentato un duro colpo per l’economia inglese.
Come possiamo osservare, quindi, la frode e la falsità della parola “contagio” è stata utilizzata anche in passato, per spaventare, impedireilcommercio e bloccare parte della popolazione molte volte, a fini geopolitici, nelle lotte di potere tra nazioni, proprio come oggi nell’anno 2019/2020 furono messe in atto simili azioni criminali per distruggere commercio e nazioni scelte per le sperimentazioni, anche dei Vaccini….

Questi postulati, hanno evidentemente dei grandi limiti sperimentali:
– Alcuni microrganismi commensali o normalmente presenti nell’ambiente, attecchiscono solo in determinati soggetti o situazioni di terreno fisiologico a loro adatto, quindi non in tutti i malati questi si ritrovano facilmente, es. nel 40% dei malati che muoiono di aids il cosiddetto virus HIV NON si ritrova…come mai ? e ciò vale per qualsiasi altra “malattia“.
– Normalmente l’inoculazione, invece di portare ad una sintomo conclamato (chiamato impropriamente “malattia”), provoca solo problemi subclinici.
– Diversi microrganismi (ad esempio il Mycobacterium leprae o i fitoplasmi) non sono coltivabili in vitro o non è possibile trovare un animale adatto all’inoculazione (perché il Micobatterio ha tropismo unico per l’uomo o perché gli altri animali sviluppano una diversa patologia rispetto all’uomo).
– non in tutti i malati si trovano i germi (virus, batteri) di cui si pretende siano le cause dell’ammalamento
– nei SANI NON si trova MAI nulla dei germi, oppure si trovano, ma non producono l’ammalamento, quindi è la prova certa che il germe NON ne è la causa, mentre si trovano in alcuni dei malati, quindi ciò significa che essi sono una CONSEGUENZA CERTA della “malattia” che in realtà è solo un sintomo dell’auto ammalamento per il Terreno disordinato !

Esempio:
Lo HIV risponde ai postulati di Koch quale causa dell’AIDS ?
Cosi come qualsiasi altra “malattia” dichiarata impropriamente infettiva !

Tra i molti criteri utilizzati nel corso degli anni per provare la correlazione tra un sospetto agente eziologico (responsabile di malattia) ed una specifica patologia, forse i più citati sono i postulati di Koch, sviluppati alla fine del 1800.

Procedimento non veritiero anche perché frutto di ideologia non biologica che proveniva dalla errata ideologia sulla peste del medio evo tempi nei quali anche i “medici” di allora, dicevano (errando) che i germi viaggiavano nell’aria e/o nei topi e/o negli animali ed infettavano gli umani…
Le cosiddette “malattie”, in realtà solo sintomi, NON vengono provocate da batteri e virus, bensì dalle mutate condizioni del Terreno psico-fisiologico !
– vedi: Vari Terreni

Infatti nei sani il Terreno è diverso (valori di pH rò e rH) da quello dei malati; le tossine, i batteri, i virus, sono reperibili nelle analisi di liquidi / sangue / cellule /tessuti / terreni e provengono dai liquidi dei tessuti/cellule che, o si ricambiano/rigenerano a livello cellulare e/o tissutale, oppure degenerano perché troppo alterati e qui vi si recano batteri e virus proliferando in loco per tentare di ricostruire i tessuti danneggiati dal terreno alterato e quando non hanno antagonisti in loco (il 99% sono batteri mutanti endogeni) proliferano a dismisura ed emettono con le loro mutazioni e quindi funzioni alterate, delle tossine, aggravando in loco lo stato del terreno che può presentare i primi sintomi, invece e se il terreno globale è mantenuto nei valori (limiti tollerabili) della salute di cui sopra, il soggetto NON si ammala !

La Prova ?, semplice in una “epidemia”, che si dice, da parte della medicina ufficiale, sia generata dal tale batterio o virus, solo certi soggetti si ammalano (max il 10%), la maggioranza NO !, quindi significa che quelli che ammalano sono più deboli: il terreno, la matrice, i liquidi del corpo sono alterati e di molto, rispetto alla Perfetta Salute.

I postulati di Koch sono stati diversamente interpretati dai vari ricercatori, ed alcune modifiche sono state suggerite per adeguarsi alle nuove tecnologie, particolarmente per ciò che riguarda i virus (7, 8).
I virus (in realtà sono esosomi o detriti di materiale genetico derivante dalle apoptosi cellilari) sono segmenti (porzioni) di DNA/Rna (eterologo od autologo) sono molecole di materiale genetico, che alle volte, non sempre (esozoma) sono avviluppati da una capsula di  lipidi chiamata “capside”; le proteine /molecole virali sono, oltre a poter essere alle volte ingeriti, perché provenienti da cibi od acque,  ma esse sono soprattutto endoprodotte e/o trasformate dagli enzimi, soprattutto per informatizzare le altre cellule del corpo affinché proseguano nel loro progetto di mantenere la perfetta salute e sono quindi preparate/moltiplicate, e quindi riprodotte all’interno delle cellule dei vari tessuti degli organismi Viventi per le necessità del sistema di sopravvivenza della specie alla quale appartengono.
Certi funghi e batteri possono anche arrivare a moltiplicarsi a dismisura, se il Terreno è loro favorevole e non hanno antagonisti, che normalmente li controllano.
Le proteine/molecole virali (virus) introdotte negli organismi viventi possono provenire da cibi, solidi, liquidi, sangue tossico (trasfusioni, con sangue eterologo), specie con i Vaccini, farmaci; ma i virus NON galleggiano nell’aria attaccati alle flugge (bollicine di vapor acqueo in sospensione nell’aria) come ci vogliono far credere certi imbroglioni di medici !

Tuttavia, i principi di base dei postulati di Koch sono rimasti gli stessi, e per più di un secolo, sono descritti qui sotto, e sono serviti come riferimento per stabilire la “presunta” causa di una malattia infettiva.

In Medicina Naturale vale dunque il principio del:  “Il Terreno è tutto, il microbo è niente”, che il batteriologo tedesco Robert Koch, scopritore del bacillo detto impropriamente dell’antrace e di quello impropriamente detto della tubercolosi, nonché autore degli omonimi Postulati di Koch, ribadì il suo consenso al Terreno, quale causa dell’ammalamento, con una lettera inviata a Pasteur, e che lo stesso Pasteur confessò di riconoscere in punto di morte, in una specie di pentimento estremo e riabilitativo per i tanti errori commessi in vita sui batteri che ammalano, ideologia che però fù ben sfruttata dalle aziende farmaceutiche ideologie che sono diventate apparentemente “vere” a furia di ribadire quelle FALSITA’, che poi divennero i pilastri per i Vaccini e l’uso di antibiotici ed antivirali….contro la vita), vedi: Cosa sono i virus

vedi: La Teoria dei Germi è FALSA – 1 + La Teoria dei Germi è FALSA – 2 + PDF sulla Falsità della teoria dei Germi + Definizione della parola Malattia + Come nasce la malattia ? + L’altra storia dell’Aids + Hiv virus inventato

Italy 2019-2020
Dato che il SARS-CoV 2 è stato accusato da tutti gli enti a “tutela”…., di causare sintomi respiratori molto gravi e unici (Covid-19), qualcuno dei “tecnici” del Ministero o di quelli dell’ISS, può fornirmi lo o gli studi pubblicati che lo dimostrano inequivocabilmente ?
I 4 postulati di Koch, sono il fondamento di ogni ricerca microbiologica.
I 4 postulati sono validi anche per i virus….anche secondo la medicina allopatica ufficiale.
Quindi, dove si trovano gli studi e le ricerche in cui hanno:
1-  isolato il virus
2 – l’hanno messo in una coltura
3 – e poi lo hanno inserito, come virus purificato, in terreno di cellule umane od animali
4 – oppure lo hanno immesso per contatto in un animale
5 – oppure messo in un ambiente saturo di questi supposti pericolosi  virus, per vedere se si trasmetteva via aerea….
6 – ed hanno registrato sia i sintomi che il virus avrebbe dovuto causare, sia la sua significativa proliferazione nell’ospite (coltura e/o in vivo), magari fotografando questo meccanismo con un video…..

Perché questi sono gli UNICI tipi di studi che potrebbero provare e dimostrare la causalità in rapporto fra un virus ed una malattia, da parte di qualsiasi micro organismo, cosi come il virus che ovviamente non può nemmeno essere definito come organismo, essendo solamente una proteina inerte a DNA/Rna, creata dal disgregamento dei mitocondri nelle apoptosi cellulari….che liberano migliaia di miliardi di virus autocreati ogni giorno, e di tutti i tipi a seconda del tipo di tessuto dell’organo dal quale provengono……proteine virali (virus) che vengono riversati nei liquidi del corpo (linfa e sangue) e che poi i medici impreparati scambiano nei malati, quali “cause” di malattia, mentre non si rendono conto che sono la conseguenza…naturale dell’ammalamento !
Ho cercato dappertutto un tale studio, ma non sono stato in grado di trovarlo.
Potreste voi cari “enti a tutela” di chi non si sa….forse solo di Big Pharma….indicarmi dove si trovano questi studi ?

C’è anche l’ulteriore problema dell’identificazione e del rilevamento del virus.
Al GISAID, l’istituto genomico internazionale, ci sono diverse e differenti sequenze di genoma della SARS-Cov-2, il che fa pensare che stanno parlando di virus diversi oppure che non sanno davvero di cosa stiano parlando.

Inoltre sul postulato di Koch, TUTTO  è da rivedere in funzione degli assiomi della medicina naturale:

OGNI ammalato di qualsiasi sintomo (“malattia”),  autoproduce proteine/molecole complesse a DNA/Rna (cioè virus autologhi particolari a seconda del sintomo e del tipo di  tessuti ai quali appartenevano quelle cellule che morivano/apoptosi; i virus autologhi lo ripetiamo, si creano nelle cellule e servono alla informatizzazione delle altre cellule del corpo e provengono anche dalla disgregazione dei mitocondri e nuclei) ad ogni apoptosi cellulare… ciò significa che anche tutti noi  produciamo Trilioni di virus al giorno (degenerazione dei mitocondri e del nucleo delle cellule) che se  raccolti dal sistema linfatico e non eliminati subito per mezzo delle vie emuntorie, tendono ad aumentare l’intossicazione corporea e le infiammazioni preesistenti, e se accumulati nell’organismo ad esempio nei grassi, se non vengono eliminati dalle vie emuntorie naturali, non aiutano la Perfetta Salute, anzi la possono ostacolare, specie in uno stato febbrile e/o nel tempo (vecchiaia).

Il sano ed il malato, oltre ai possibili virus eterologhi=estranei, autoproducono per di più, anche virus “specializzati” dalle cellule che li hanno prodotti (per le malfunzioni cellulari perché il DNA viene informato ed in parte riscritto dai virus che informatizzano il corpo creati dalle cellule specializzate alla loro produzione e veicolati nel sangue a disposizione delle cellule che ne necessitano), e che negli esami di laboratorio i medici impreparati ritrovano, pensando erroneamente che nei malati dai quali prelevano quei “germi”, ne siano le cause dei sintomi che riscontrano e che chiamano impropriamente “malattie”, germi che in genere sono autoprodotti, salvo i sintomi derivanti dai traumi, dal tentativo dell’organismo di autoguarirsi e che sono causati per le preesistenti acidosi, intossicazioni, infiammazioni, del Terreno e che aumentano ancora di più se non intervengono le terapie riordinanti Naturali della Medicina Tradizionale es.:
il riordino dall’acidosi al pH dei liquidi a 7.35, con mVolt precisi (rH) e con una conduciblità o resistività particolare (rò)…, le cui alterazioni producono  l’aggravamento dell’ammalamento del soggetto, egli diviene malato cronico se trattato con farmaci di sintesi, e/o muore.
Quando il sintomo, cioè la malattia sembra scomparire, ad esempio con un farmaco di sintesi, non è detto che sia stato eliminato dall’organismo la causa l’ammalamento, cioè che il malato sia guarito, bensì nei fatti, il sintomo è stato solo soffocato, cioè rimane latente e può in certi altri stati di acidosi + intossicazioni + infiammazioni riesplodere con altri sintomi e riaffermare l’ammalamento del soggetto, creandogli altri tipi di danni, magari più gravi, e ciò non è possibile saperlo/prevederlo in anticipo.

Riassumiamo, rivedendo punto per punto i Postulati di Koch:
1 – Associazione epidemiologica: la causa sospetta deve essere fortemente associata con la malattia.
E come la si determina ?

  1. Isolamento: il patogeno sospetto deve poter essere isolato e propagato al di fuori dell’ospite.
    Trattasi comunque di analisi da soggetto debole e malato, le analisi di un soggetto sano forniscono altri parametri e nei quali non si evince la presenza del microbo o del virus !3. Trasmissione e patogenesi: il trasferimento del sospetto patogeno ad un ospite non infetto, uomo o animale, riproduce la malattia in quell’ospite.
    Certo che se si inietta artificialmente nel sangue l’ospite indesiderato, l’ospitante ne trarrà un maleficio… ammalamento/malattia, ma se il soggetto non malato, sano, e si trova solo a contatto fisico (senza inoculazione diretta nel sangue) nello stesso ambiente atmosferico si ammalerà SOLO se i suoi parametri biologici ed elettronici, sono fuori totalmente dalla perfetta salute (P.S.)
    La trasmissione e patogenesi da batteri o virus è una affermazione vecchia FALSA e non scientifica !
    Come possiamo osservare trattasi di Postulati imprecisi, inesatti ed incompleti, quindi falsi !

Inoltre:
In riferimento al postulato N. 1, numerosi studi pubblicati in tutto il mondo dimostrano che virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS risulterebbero HIV-positivi; ciò vuol dire che questi avrebbero gli anticorpi che indicherebbero la presenza dell’infezione da HIV.
FALSO: NON è vero: nel 40% dei morti di aids NON si ritrova il virus HIV, né i relativi anticorpi !

In riferimento al postulato N. 2, le moderne tecniche di coltura hanno permesso l’isolamento del cosiddetto virus HIV, virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS, così come in praticamente tutti gli individui HIV sieropositivi, sia con infezione precoce che con infezione avanzata.
FALSO: NON è vero: nel 40% dei morti di aids NON si ritrova la proteina che conterrebbe il virus HIV ! gli esami di laboratorio fatti anche in fin di vita, lo confermano !

Inoltre, la PCR e altre sofisticate tecnologie molecolari hanno permesso ai ricercatori di documentare la presenza del genoma dell’HIV praticamente in tutti i pazienti affetti da AIDS, così come negli individui con infezione precoce da HIV.
Domanda: Quale è la frequenza elltromagnetica del segmento di DNA/rna presente nella proteina HIV “identificata” come portatrice dello AIDS nessuno lo sa’; se è vero che è stato sequenziato, la frequenza del virus dovrebbero saperla e quindi divulgarla, perché non lo fanno ?

Alcuni di questi casi isolati di soggetti e lavoratori in laboratorio di ricerca, che si sarebbero ammalati di AIDS, sono casi nei quali il loro sangue è entrato in contatto diretto fra i vari soggetti/oggetti (è noto che il sangue contiene DNA virale di qualsiasi malattia – passata e presente – del soggetto “donatore”)
Il contatto sanguigno diretto è estremamente pericoloso nei soggetti con parametri del terreno alterati, indipendentemente dai cosiddetti virus.

Nel Dicembre 1999, i CDC hanno ricevuto rapporti relativi a 56 operatori sanitari negli Stati Uniti con infezione da HIV occupazionale, documentata, 25 dei quali hanno sviluppato l’AIDS in assenza di altri fattori di rischio.
Essi erano assuntori di droghe = Cocaina !

La comparsa di AIDS dopo una sieroconversione nota da HIV è stata inoltre ripetutamente osservata in casi post-trasfusionali, sia adulti che pediatrici, in casi di trasmissione materno-fetale, ed in studi sulla emofilia, sull’uso di droghe per via iniettiva e sulla trasmissione sessuale, nei quali la sieroconversione poteva essere documentata utilizzando campioni di sangue sequenziali (11, 12).
Questo conferma cio’ che abbiamo gia’ affermato; l’immissione di sangue non proprio, destabilizza soprattutto i soggetti con parametri di terreno alterati !

Per esempio, in uno studio Olandese durato 10 anni, i ricercatori hanno seguito 11 bambini che hanno contratto l’infezione da HIV in epoca neonatale tramite piccole aliquote di plasma provenienti da un singolo donatore HIV positivo.
Durante i 10 anni di osservazione, 8 dei 10 bambini morirono. Tutti gli altri 3 bambini mostrarono un peggioramento delle loro funzioni immunitarie, e 2 su 3 avevano sintomi probabilmente correlati all’infezione da HIV (13).
Il plasma ed il sangue  trasfuso generano sempre  immunodepressione indipendentemente dalla presenza o meno di certe proteine- molecole chiamate virus; i soggetti con parametri alterati di Terreno muoiono, facilmente e presto.

I postulati di Koch soddisfano anche modelli animali dell’AIDS umano.
In topi ricombinati con sistema immunitario umano, gravemente immunodeficienti (SCID), l’HIV produce un quadro di distruzione cellulare simile a quello osservato nell’uomo.
L’HIV-2, una variante dell’HIV che dicono sia meno virulenta, provoca anch’esso una sindrome simile all’AIDS nei babbuini. Più di una dozzina di ceppi di virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV), un parente stretto dell’HIV, provocano l’AIDS in macachi asiatici.
Sono animali preparati artificialmente in laboratori; non esistono in natura; quindi le deduzioni avute da tali esperimenti NON si possono applicare agli umani (tutte le “deduzioni” che provengono dai laboratori ove si compiono artifici, (vivisezione) sugli animali,  NON si possono applicare all’uomo; ciò è estremamente pericoloso, falsificante, oltre che depistante e deviante !

Inoltre, virus chimerici noti come SHIVs, i quali sono formati dalla struttura del SIV e da vari geni dell’HIV in sostituzione di quelli omologhi del SIV, provocano l’AIDS nei macachi.
Quando si alterano i giusti parametri del DNA e/o del sangue naturale dell’animale, è evidente che gli si crei una immunodepressione ! senza per questo voler per forza affermare che è stato il virus HIV a generargli la malattia; in realtà sono altri i cofattori !!

A rinforzare ulteriormente l’associazione tra questi virus e l’AIDS, i ricercatori avrebbero dimostrato che SIV e SHIVs isolati da animali con l’AIDS e trasferiti ad animali non infetti, provocano l’AIDS anche in questi (14, 15, 16, 17).
TUTTO ciò che si inietta artificialmente nei soggetti altera i parametri della Perfetta Salute (P.S.) quindi non è quella la strada per affermare con certezza che la malattia è prodotta/provcata da quel germe  !
E’ tutto un approccio ERRATO ! quindi FALSO !

Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale  e quindi per ipoalimentazione  (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.
(By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)

E per finire:
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Il vero significato dei postulati di Koch

Qualcuno si ammala di qualcosa che i medici non sanno rintracciare nella propria esperienza e conoscenza. La malattia passa da una persona all’altra, sembra essere infettiva, i casi sono tanti, è un contagio. Come si fa a stabilire la causa? Quanto più la causa è distante o remota e tanto più il ragionamento è carente per mancanza di percezione sensoriale, conoscenze, logica.

La storia.

L’associazione di specifici microrganismi a una particolare malattia è avvenuta poco più di un secolo fa, relativamente tardi nella storia umana, come conseguenza del lavoro del medico tedesco Robert Koch che nel 1905 avrebbe ricevuto il premio Nobel per la medicina o la fisiologia.

Nel 1884 Koch formulò quattro requisiti, poi detti postulati di Koch, che dovevano essere soddisfatti per stabilire che un determinato patogeno fosse non un innocuo commensale, ma il vero responsabile di una specifica malattia:

  1. Il microrganismo deve essere regolarmente associato alla malattia e alle sue lesioni caratteristiche.
  2. Il microorganismo deve essere isolato dall’ospite ammalato e lo si deve poter crescere in coltura.
  3. Quando una coltura pura del microorganismo è introdotta in un ospite sensibile e sano, si deve riprodurre la malattia.
  4. Lo stesso microrganismo deve essere isolato nuovamente nell’ospite infettato sperimentalmente.

La sagacia del postulati di Koch risiede nella loro logica semplice: in sostanza, essi richiedono che, prima di dichiarare che «un dato microrganismo causa una data malattia», sia necessario associarlo a una sindrome clinica, isolarlo in coltura pura, riprodurre la malattia re-inoculandolo in ospite sensibile e sano e reisolare lo stesso agente da quest’ultimo.

I postulati hanno tuttavia qualche limite che lo stesso Koch aveva individuato fin da subito. L’agente che causa la malattia, si può trovare sia nei malati sia in persone sane, ossia non causa la malattia in tutti gli individui infetti.

Se un singolo virus può dare luogo a diverse malattie, ci sono malattie con gli stessi sintomi, provocate da microrganismi differenti. Insomma, un microbo che soddisfa i postulati di Koch è verosimilmente la causa della malattia a esso associata, ma uno che non li soddisfa non lo si può escludere con certezza.

I postulati di Koch per provare che un microbo è la causa di una malattia infettiva sono stati aggiornati più volte, in parallelo con i progressi scientifici e tecnologici. Negli anni Trenta del secolo scorso Thomas Rivers, aveva rivisto per la prima volta i criteri.

Dopo la revisione di Rivers, 1937, più volte sono state proposte delle nuove versioni dei postulati per adeguarli ai progressi della conoscenza del mondo dei microbi. I seguenti sono alcuni esempi particolarmente rilevanti:

Nel 1957 i progressi tecnologici resero l’isolamento di nuovi virus un evento comune. Vi era difatti il rischio di considerare pericolosi anche quelli innocui. Per scongiurare questo pericolo Robert J. Huebner propose una lista di nove suggerimenti. Lo scienziato, usando una terminologia legale, definì questi criteri “carta dei diritti dei virus”

Nel 1967 Sir Austin Bradford Hill, ha sviluppato l’utilizzo dell’epidemiologia per dimostrare un’associazione causale ideando i “Criteri di Bradford Hill”.

Nel 1976 Alfred Spring Evans ha stilato un insieme di 10 regole generali in cui ha messo insieme i criteri immunologici ed epidemiologici.

Un’ulteriore revisione è avvenuta nel 1996 dai microbiologi David N. Fredericks e David A. Relman.

Tuttavia vi è una mancanza di conoscenza, il contagio è una modalità di diffusione della malattia che non esiste nella realtà.

L’accettazione della teoria del contagio presuppone l’accettazione della teoria dei germi come causa delle malattie. La Teoria batterica sostiene che microorganismi tanto piccoli da potersi vedere solo al microscopio, e definiti “agenti patogeni”, invaderebbero dall’esterno gli esseri umani, animali, piante e altri esseri viventi causando la malattia definita infettiva.

L’idea che in Natura esistano degli animaletti terrificanti che vogliono la morte fine a se stessa di persone, animali, piante e altri esseri viventi, non è solo un’idea opinabile, ma anche assurda, e soprattutto insensata da un punto di vista biologico: i virus attaccherebbero gli altri esseri viventi solo per ammazzarli, per poi morire anche essi stessi con loro: un’assurdità biologica.

La teoria dei germi viene affermata e imposta alla gente solo perché la Medicina è una Istituzione di potere, la quale, come ogni altra Istituzione di potere, non è mai neutrale, ma difende interessi (economici, politici, di supremazia culturale) e ha obiettivi (di potere economico, politico, di supremazia culturale) diversi da quelli che ufficialmente proclama e dietro ai quali si nasconde. Essa, cioè, non si preoccupa di accudire premurosamente le persone, ma di governarle.

Le malattie, tanto più quelle infettive, non si prendono perché qualcuno ce le attacca, ma nascono dentro di noi in quanto generate dal nostro stesso organismo per reagire alla causa: il nostro malsano stile di vita e alimentare, oltre che l’inquinamento di aria, acqua e Terra, il campo elettromagnetico e il cui risultato provoca carenza di nutrienti, energia e tossicità e quindi un’alterazione del terreno.

La contagiosità è una qualità intrinseca molecolare, non una proprietà di funzione dell’agente patogeno. La forma degli atomi nella materia ne determina le proprietà macroscopiche. La capacità di vedere gli atomi, guidata dalle previsioni teoriche della meccanica quantistica, ridurrebbe la biologia alla fisica fondamentale della struttura atomica e molecolare della materia. Gli atomi si comportano come nient’altro può comportarsi nel macroscopico, perché essi obbediscono alle leggi della meccanica quantistica.

La vera realtà è legata alla energia che è anche vibrazione e quindi frequenza, pertanto le cause viste con l’ottica della medicina classica sono false, le vere cause sono quelle indagate nel campo dell’infinitamente piccolo dalla fisica quantistica.

Il valore e il significato dei postulati di Koch, requisiti fondamentali nel rapporto esistente fra causa ed effetto, è che segnano il momento in cui si è iniziato ad applicare il metodo scientifico nel campo della microbiologia. La loro forza risiede nel mettere in pratica il significato di “scienza di primo livello o metodo galileiano”.

Sono proprio i requisiti espressi dai postulati di Koch, nonostante le apparenze del contrario, che in realtà fungono da barriera alla terribile frode dell’associazione agente patogeno-malattia dell’establishment medico.

Non è possibile trovare alcuna conferma dei requisiti dei postulati di Koch, soddisfare questi requisiti SIGNIFICA CONTRADDIRE LA SCIENZA e dato che scienza vuol dire studio della logica del creato SIGNIFICA CONTRADDIRE LA LOGICA DEL CREATO.

By Ing. Giuseppe Reda, ex ricercatore presso Dipartimento di Chimica UNICAL, membro del Patto Vera Scienza.

L’ENERGIA e le SUE FORME di ESISTENZA.

Descrizione sintetica del contenuto del nuovo Libro dell’Ing. Giuseppe Reda, ricercatore.

L’autore: «Cerco di chiarire concetti e idee che derivano dalla classica visione dei sistemi considerati come macro unità e non in riferimento alla loro costituzione microscopica. Cerco di chiarire nozioni e significati che si sono diffusi come una sorta di virus pedagogico in tutta la società, producendo una vera pandemia.»

“La meccanica quantistica dimostra che l’oggettività è un fantasma prodotto dal mondo macroscopico, ma che nel microcosmo gli oggetti esistono in modo diverso in funzione del tipo di osservazione cui sono sottoposti. Essi non hanno esistenza oggettiva, ma soggettiva, il loro mostrarsi dipende dal soggetto che li osserva. 

La nostra conoscenza della realtà non potrà più pretendere di essere perfetta. Dobbiamo accettare la necessità di una ‘naturale’ indeterminazione, dietro la quale si nasconde una porzione di realtà attualmente per noi inconoscibile.”  

Prefazione 

Ogni teoria fisica stabilisce una relazione tra due livelli di descrizione del mondo naturale, uno fondamentale e un altro fenomenologico, e cerca di spiegare come il secondo possa emergere dal primo. Così ad esempio, nei primi decenni del novecento la meccanica quantistica ha assunto come livello fondamentale quello degli elettroni, dei nuclei e del campo elettromagnetico, e come livello fenomenologico quello dei sistemi materiali condensati: molecole, cristalli, liquidi, gas ecc. In tempi più recenti il livello fondamentale è stato spostato nel mondo dei leptoni, dei quarks, del campo elettro-debole e cromodinamico, e quello fenomenologico è stato spostato sul vecchio livello fondamentale dei nuclei atomici e degli elettroni.

Diamo per scontate senza riserva alcuna le proprietà macroscopiche della materia mentre essa è costituita di entità che obbediscono a leggi fisiche completamente diverse da quelle che regolano il mondo macroscopico. La descrizione del mondo microscopico richiede una logica profondamente diversa da quella che ci basta per ragionare sui fatti della nostra vita quotidiana.

Proviamo a spiegare come possa formarsi il livello dei fenomeni macroscopici a partire dal livello descrittivo di particelle quantistiche e delle leggi che ne governano il comportamento, ragionando solo quantisticamente. Come possiamo risalire dal livello strutturale fondamentale a quello dei fenomeni macroscopici? Come possiamo spiegare il fatto che da un mondo uniformemente popolato di pochissime specie di entità elementari, che interagiscono secondo leggi tutto sommato estremamente semplici e altamente simmetriche, possa generarsi l’immensa varietà e l’indescrivibile complessità di tutto ciò che si osserva in natura?

Lo scopo primario di questo lavoro è quello di presentare una nuova suddivisione dell’energia in “tipi” e “forme”.

Si cercherà di analizzare la composizione dell’energia interna posseduta da un sistema. Inizieremo a considerare l’energia interna che viene considerata in termodinamica (assenza di fenomeni chimici e nucleari), successivamente considereremo l’energia dovuta ai legami atomici e a quelli subatomici.

Verranno svolte alcune considerazioni sullo scambio di energia.

Verrà effettuata una analisi semantica delle grandezze che vengono usate in termodinamica: Entalpia, Exergia, Temperatura, Entropia, Energia Libera.

Verrà svolta una analisi energetica ed exergetica di un dispositivo termodinamico nel quale si verifica conversione oppure trasferimento di energia, sia che in esso un fluido percorra un ciclo o un circuito aperto, sia che la conversione o il trasferimento avvengano senza che alcun fluido percorra cicli o circuiti aperti ossia in modo diretto.

Il fine è quello di dare una nuova definizione di rendimento termodinamico (energetico) che sia applicabile a qualunque dispositivo termodinamico, sia che in esso avvengano scambi di energia disordinata sia che in esso avvengono scambi di energia ordinata, senza che venga contraddetta la stessa semantica di rendimento termodinamico.
Viene poi effettuato un confronto fra le due analisi.
Verranno dati, sulla base delle conclusioni ottenute, dei nuovi enunciati dei Principi della Termodinamica.

vedi anche la pagina: Postulati di Koch – 1

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dr. Jean Paul Vanoli, esperto per la Vera scienza, conoscenza, filosofo della vita eterna, esperto in Medicine Naturali, Scienza della Nutrizione, Bioelettronica e Naturopatia. - Consulente di: https://mednat.news - curriculum.htm -  info@mednat.news + https://pattoverascienza.com   - Curatore, Tutore, Notaio, Trustee del Trust°/Stato Persona, estero: VANOLI GIOVANNI PAOLO (VANOLI G.P. - VGP) - Human Rights Defender ONU/A/RES/53/144 1999 - Difensore dei Diritti dei batteri e virus/esosomi, cioè della Vita/Natura in genere

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