GESTIONE delle ESO-BIOCENOSI
Per “esobiocenosi” si intendono organismi viventi in ambienti esterni alla Terra.
Il professor Alessandro Giorgetti, ordinario di zootecnica speciale (nonché ex consigliere provinciale di An ed ex vicepresidente del consiglio provinciale), ha avuto l’ idea di offrire agli studenti una serie di lezioni in bilico fra scienza e fantascienza.
L’ obiettivo, come egli stesso ha spiegato, è quello di «fornire agli studenti conoscenze di base e approfondite per la corretta gestione degli ambienti prebiotici di pianeti e satelliti del Sistema Solare e per il riconoscimento di biosegnali» e «fornire una preparazione adeguata per la collaborazione a progetti di terraformazione».
Per «terraformazione» si intende «l’ insieme di operazioni necessarie per rendere un pianeta compatibile con la specie umana».
Il corso del professor Giorgetti, che si attiva se lo richiedono almeno 5 studenti, prevede 54 ore fra lezioni ed esercitazioni e vale 6 crediti formativi universitari, più del modulo di Botanica forestale per il corso di laurea di Scienze Forestali.
Sembra dunque che l’Università fiorentina assegni una valutazione maggiore alla preparazione per una futura eventuale colonizzazione di un pianeta che non alla conoscenza delle specie arboree esistenti sulla Terra. Il corso di «Gestione delle esobiocenosi» parte dalle definizioni di vita, include una breve storia delle ipotesi di vita aliena, analizza gli ambienti abiotici (senza vita) e prebiotici di Mercurio, Venere, Marte, Europa, Ganimede e Titano, affronta i problemi tecnici ed etici della terraformazione.
Il pianeta sul quale si concentrano le principali attenzioni degli scienziati è Marte. Per renderlo compatibile con la vita è necessario, fra l’ altro, aumentare la temperatura media sulla superficie di circa 60°, aumentare la massa atmosferica, rendere disponibile in forma liquida l’acqua esistente sul pianeta sotto forma di ghiaccio.
C’ è chi propone, per accelerare un po’ i tempi, di usare clorofluorocarburi che «provocano un effetto serra diecimila volte più potente dell’ anidride carbonica» oppure, «soprattutto per aumentare la temperatura e rendere l’ acqua disponibile», di usare enormi specchi orbitanti sul pianeta per convogliare i raggi solari sui poli e determinare lo scioglimento di una parte dei ghiacci».
Gli studi fervono e alcuni scienziati definiscono la terraformazione di Marte «una colossale operazione di ingegneria planetaria». Agli smarriti profani sembra piuttosto roba da dottor Stranamore.
Ecco il programma del Corso
Obbiettivi formativi: fornire agli studenti conoscenze di base e approfondite per la corretta gestione degli ambienti prebiotici di pianeti e satelliti del Sistema Solare e per il riconoscimento di biosegnali; fornire una preparazione adeguata per la collaborazione a progetti di terraformazione.
Programma delle lezioni (5 CFU): Concetto e definizioni di vita.
Caratteristiche generali della vita di tipo terrestre: basi molecolari, struttura fisica e organizzazione del protoplasma, funzioni vitali. Breve storia del pensiero sulle ipotesi di vita aliena e sul trattamento delle biocenosi esterne.
Teorie e ipotesi sulle origini della vita. Biogenesi e abiogenesi. Il “brodo primordiale” di Oparin-Haldane. L’esperimento di Miller-Urey. Le teorie di Orgel e Fox. Le ipotesi di Crains-Smith. La panspermia di Arrhenius, Crick e Orgel; le teorie di Hoyle e Wickramasinghe.
I risultati dei laboratori NASA. L’equazione di Drake e i suoi derivati.
Analisi e riconoscimento di biosegnali: chiralità in glucidi e aminoacidi; reazioni di ossidazione e ritmi circadiani. Analisi degli ambienti abiotici e prebiotici di Mercurio, Venere, Marte, Europa, Ganimede e Titano. Le molecole organiche dei corpi della fascia di Kuiper. Il caso “Marte”: i programmi Mariner e Viking; l’esperimento di Straat e Levin e le nuove interpretazioni di Miller; le meteoriti marziane; il programma Mars Odyssey.
Sfruttamento delle risorse abiotiche per programmi di terraformazione. La gestione di ambienti prebiotici e i rischi d’inquinamento.
Le ipotesi di intervento sulle biocenosi: etica, teoria e pratica nella gestione delle esobiocenosi. Limiti etici e tecnici alle possibilità di terraformazione. Terraformazione e integrazione tra biocenosi terrestri e biocenosi aliene.
Programma delle esercitazioni (1 CFU): Analisi e discussione di progetti di terraformazione
Docente: Prof. Dr. Alessandro Giorgetti – alessandro.giorgetti@unifi.it
dr. Jean Paul Vanoli, esperto per la Vera scienza, conoscenza, filosofo della vita eterna, esperto in Medicine Naturali, Scienza della Nutrizione, Bioelettronica e Naturopatia.
– Consulente di: https://mednat.news – curriculum.htm – info@mednat.news + https://pattoverascienza.com
– Curatore, Tutore, Notaio, Trustee del Trust°/Stato Persona, estero:
VANOLI GIOVANNI PAOLO (VANOLI G.P. – VGP)
– Human Rights Defender ONU/A/RES/53/144 1999
– Difensore dei Diritti dei batteri e virus/esosomi, cioè della Vita/Natura in genere