CIMATICA (La scienza delle onde)
Il nome cimatica deriva dal greco “chima”, cioè onda.
NEUTRONI dagli ULTRASUONI – Trasmutazioni a debole energia
Il TUONO NUCLEARE: NEUTRONI dagli ULTRASUONI
Due fisici italiani, Fabio Cardone e Roberto Mignani, hanno annunciato la realizzazione di reazioni nucleari prodotte con gli ultrasuoni.
La scoperta, che si inserisce nel filone della cosiddette “reazioni nucleari ultrasoniche”, è stata descritta in un volume intitolato “Deformed Spacetime”, che è in corso di pubblicazione (I° trimestre 2007) presso la prestigiosa casa editrice tedesca Springer Verlag di Berlino.
In quest’opera i due fisici affermano di aver generato neutroni immettendo ultrasuoni in varie soluzioni di acqua ed acidi di ferro. I neutroni sono stati misurati con rivelatori termodinamici in uso per sistemi di difesa ottenendo il 100% della ripetibilità dell’esperimento.
Il fenomeno scoperto ispira facilmente la concezione di un reattore ad ultrasuoni, i cui vantaggi nella produzione di “energia pulita” sono più che evidenti.
Gli esperimenti diretti da Fabio Cardone sono stati condotti in Italia a partire dal 2003 presso laboratori militari e civili con la collaborazione dei tecnici militari A. Aracu, A. Bellitto, F. Contalbo, P. Muraglia e dei ricercatori civili G. Cherubini, A. Petrucci, F. Rosetto, G. Spera.
Tale scoperta, insieme ad altre sulla gravità e l’elettricità presentate nel volume menzionato, permetterà di ripensare in modo critico le teorie della relatività di Einstein e della meccanica quantistica di Bohr.
Perugia, Novembre 2006 – By Umberto Bartocci – http://www.cartesio-episteme.net
Avremo la possibilita’ di ottenere, per mezzo degli ultrasuoni, e da sostanze NON radioattive, la produzione di neutroni, e quindi l’utilizzo dei processi atomici per la produzione di energia elettrica a basso costo ed illimitatamente e cio’ entro 10 anni dal 2006 !…speriamo che cio’ avvenga e le industrie petrolifere non sia approprino dei progetti e li mettano in un cassetto…dimenticati !
Gli scienziati italiani sono in grado di creare reazioni nucleari prodotte con il suono e senza radioattivita’, immettendo degli ultrasuoni in varie soluzioni di acqua e sali di ferro, (privi di radioattivita’) essi hanno generato neutroni rilevati e misurati con rivelatori termodinamici in uso per sistemi di difesa, ottenendo il 100% di ripetibilita’ del fenomeno.
Queste reazioni nucleari (chiamate piezonucleari) permettono di liberare neutrini da elementi naturali inerti, grazie all’uso di un generatore meccanico di ultrasuoni alimentato da energia elettrica, inoltre queste reazioni liberano direttamente anche energia ed inducono gli elementi a cambiare natura trasmutandoli, proprio come succede in natura.
Persino le scorie nucleari possono essere trattate per ridurre di 10.000 volte i tempi naturali di riduzione della loro radioattivita’.
Ci toglieremo finalmente di dosso, l’enorme spesa della bolletta petrolifera !
E’ una grande scoperta tutta Italiana (CNR).
– vedi anche: Fusione Fredda
————————————————————————————————————————
È stato detto che la chiave per capire la storia del Novecento è il petrolio (con i gas naturali come il metano).
Sotto mille insegne o pretesti è l’oro nero (la sua geopolitica) che ha mosso eserciti e rivoluzioni, condizionato e plasmato il sistema economico e politico mondiale. E pure il nostro modo di vita globale. Anche le sorti dell’ecosistema e il futuro del pianeta dipendono dal petrolio. L’esplosivo problema islamico sarebbe poca cosa senza il petrolio.
Del resto le guerre in corso o in incubazione sono tutte nelle aree del petrolio. Il prezzo oggi alle stelle dell’oro nero è una spada di Damocle sull’economia mondiale. Mentre l’energia nucleare (unica valida alternativa) continua ad avere il problema delle scorie radioattive.
Come sottrarsi a questa tenaglia ? Talora nella storia umana sono state delle scoperte scientifiche a dare la svolta imprevista e a far uscire l’umanità da certi vicoli ciechi. Due fisici italiani, Fabio Cardone e Roberto Mignani, annunciano adesso una scoperta piena di suggestioni e di fascino. Sarà una svolta storica? Di certo potrebbero essere clamorose le sue conseguenze in campo energetico (liberarci dalla tirannia petrolifera e dall’incubo delle scorie nucleari) e perfino in campo medico.
Inoltre questa scoperta promette di ampliare la visione della relatività di Einstein e della meccanica quantistica di Bohr, insieme ad altre scoperte sulla gravità e l’elettromagnetismo contenute, con la descrizione scientifica dei loro esperimenti, nel volume dei due fisici intitolato “Deformed spacetime” (Geometrizing Interactions in Four and Five Dimensions) appena pubblicato dalla prestigiosa casa editrice tedesca Springer Verlag. In sostanza Cardone e Mignani annunciano la scoperta di reazioni nucleari prodotte con il suono in elementi senza radioattività: immettendo ultrasuoni in varie soluzioni di acqua e sali di ferro sono stati generati neutroni misurati con rivelatori termodinamici in uso per sistemi di difesa ottenendo il 100 per cento di ripetibilità del fenomeno.
Ma chi sono questi scienziati italiani che – in un Paese dove la ricerca è mortificata e il genio abbonda – hanno fatto questa scoperta ? Fabio Cardone (che ha diretto gli esperimenti) è un fisico nucleare che ha svolto attività di ricerca presso il Cern di Ginevra e di insegnamento in varie università internazionali, con una montagna di pubblicazioni. Roberto Mignani è docente di fisica teorica all’Università di Roma 3 e anche lui ha al suo attivo un’ampia bibliografia.
Gli esperimenti sono stati condotti in Italia dal 2003 presso laboratori militari e civili con la collaborazione dei tecnici militari A. Aracu, A. Bellitto, F. Contalbo, P. Muraglia e dei ricercatori civili G. Cherubini, A. Petrucci, F. Rosetto, G. Spera.
Abbiamo chiesto a Cardone di spiegarci i risultati.
“Abbiamo scoperto” ci dice “reazioni nucleari causate dagli ultrasuoni all’interno di elementi naturali privi di radioattività e le abbiamo chiamate reazioni piezonucleari. Queste reazioni permettono di liberare neutroni da elementi naturali inerti grazie all’uso di un generatore meccanico di ultrasuoni alimentato ad energia elettrica. Inoltre queste reazioni liberano direttamente anche energia ed inducono gli elementi a cambiare natura trasmutandoli”.
Viene in mente il mito degli antichi alchimisti che già Enrico fermi ricordò…
“Se, invece che ad elementi inerti, queste reazioni vengono applicate a piccole quantità di sostanze radioattive, queste ultime riducono la loro radioattività in tempi diecimila volte più brevi dei tempi naturali di riduzione”.
Quindi si può pensare a formidabili applicazioni della scoperta in campo energetico…
“Questa scoperta può trovare ampi campi di applicazione sia realizzando il controllo e la eliminazione di sostanze radioattive indesiderate nella esistente industria nucleare per la produzione di energia, sia nella futura industria nucleare grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento”.
Ci faccia capire bene. Saremo in grado di ricavare energia nucleare pulita da minerali comuni e non radioattivi ?
“Sì. Questo punto è rilevante poiché permetterebbe alla industria nucleare di rendersi, in prospettiva, ragionevolmente indipendente dall’approvvigionamento di minerali radioattivi con conseguente forte riduzione della dipendenza geopolitica dalle aree di produzione. Un discorso a parte meritano le applicazioni nel campo della difesa e dello studio dei materiali, grazie alla disponibilità di macchine in grado di generare neutroni analoghe alle macchine generatrici di raggi X”.
Quali sviluppi scientifici può avere la vostra ricerca ?
“La ricerca condotta sulle reazioni piezonucleari ha i suoi sviluppi nell’approfondimento della sintesi dei nuclei atomici (nucleosintesi) e della lesione dei nuclei (nucleolisi), catalizzate dalla pressione degli ultrasuoni in elementi da cui non ci si attendono reazioni nucleari”.
Qual è la via nuova che la vostra scoperta apre ?
“La sintesi dei nuclei è analoga, ma non simile, alla fusione termonucleare che dà l’energia al sole, invece la lesione dei nuclei è analoga alla fissione che produce l’energia nelle centrali nucleari. Sin dal 1944 gli esperimenti di K. Diebner e W. Gerlach in Germania portarono a constatare che la pressione produce reazioni nucleari nelle sostanze radioattive e nelle sostanze contenenti elementi opportuni, come il deuterio dell’acqua pesante. Seguì la realizzazione dei primi ordigni nucleari ibridi a fissione-fusione, che fortunatamente non vennero usati in Europa durante il secondo conflitto mondiale”.
Quegli esperimenti ebbero un seguito…
“Sì, continuarono ed hanno subìto una svolta in America dal 1992 con G. Russ e nel 2002 con R. Taleyarkhan i quali applicarono la pressione degli ultrasuoni alle sostanze usate da Diebner e Gerlach. Il naturale sviluppo è ora lo studio della applicazione della pressione ultrasonica a tutti gli elementi noti, tenendo presente che le reazioni piezonucleari non possono avvenire sempre, ma solo quando si supera una opportuna soglia di potenza degli ultrasuoni”.
Quindi il suono è la “chiave” per trasformare la materia, ma deve essere calibrato alla perfezione.
“Stabilire questa soglia di potenza degli ultrasuoni per i vari elementi è il traguardo verso una gestione ed un controllo migliore e più sicuro della materia. Inoltre lo studio di questo fenomeno può essere di aiuto per comprendere come nelle stelle si producano gli elementi più pesanti del Ferro. Infatti, se attualmente è molto chiaro come a partire dall’Idrogeno primordiale la natura costruisca tutti gli elementi fino al Ferro, è meno chiaro il modo in cui dal Ferro si procede a costruire elementi sempre più pesanti fino ad arrivare all’Uranio”.
Quali altre applicazioni intravede ?
“Lo studio di come governare le trasmutazioni della materia prodotte da questo fenomeno può portare in medicina a metodi per la eliminazione dei tessuti dannosi nel corpo umano mediante la loro trasformazione”.
Si può dunque immaginare un futuro prossimo in cui anziché intervenire chirurgicamente sul corpo si potranno trasformare tessuti nocivi in maniera incruenta. Affascinante. Ma – per tornare al campo energetico – è stato calcolato in quanto tempo si potranno sperimentare queste nuove vie ?
“Il tempo necessario perché le possibilità di applicazione nel campo energetico della scoperta delle reazioni piezonucleari diventino realtà è stato valutato da responsabili ed amministratori di aziende per l’energia sia in Italia sia in America. Comunque è un problema che resta di pertinenza del C.N.R. il quale è il proprietario dei brevetti di applicazione”.
Dunque quanti anni occorreranno ?
“Riguardo all’attuale industria energetica nucleare, basata sui reattori ad uranio, è stato valutato un periodo da 3 a 5 anni per realizzare il prototipo di un impianto industriale in grado di passare, nella eliminazione di sostanze radioattive, dalle attuali quantità minime degli esperimenti a quantità industriali. Per l’impianto di studio della produzione di neutroni e per quello di produzione di energia, il tempo valutato sarà maggiore, da 5 a 15 anni”.
Con quali costi ?
“I costi per questi impianti sono stati valutati in 100 milioni di dollari ciascuno per un totale di 300 milioni di dollari”.
Può sembrare un periodo di attesa lungo…
“Sì, ma si ricordi che passarono 20 anni dalla scoperta di Fermi nel 1934 del metodo per liberare l’energia nucleare dall’uranio, prima di avere un motore a reattore nucleare che fu in grado di spingere il sottomarino Nautilus durante la navigazione sotto il Polo Nord nel 1954. Il tempo è lungo rispetto al desiderio presente di soluzioni immediate ma abbiamo il dovere di compiere questo lavoro che ormai è iniziato”.
Lo dobbiamo alle generazioni future…”E anche ai nostri padri…”.
Com’è nata la prima idea di questa ricerca ?
“La prima idea, che nelle sue premesse dura da circa 20 anni, è nata dal desiderio di ampliare ed estendere la teoria della relatività e la meccanica quantistica. È stata seguita l’analogia di quanto accade in teoria della relatività attorno al sole ove lo spazio non è piatto. Infatti è noto, sin dall’eclisse di sole del 1919, che la luce delle stelle gira attorno al sole curvando come una cometa, e mettendo così in evidenza sensibilmente la realtà che lo spazio attorno al sole non è piatto”.
Cosa ne avete dedotto ?
“Si è pensato che anche attorno al nucleo dell’atomo lo spazio non fosse piatto e questo avrebbe permesso un modo nuovo di vedere le forze nucleari e la loro azione. Viceversa, come in meccanica quantistica esiste per ogni fenomeno una quantità minima e fissata di energia che lo realizza, così si è pensato che esistesse una quantità minima e fissata di energia tale da impedire allo spazio di restare piatto”.
Con quale conseguenza pratica ?
“La conseguenza di tali idee ha comportato che le nuove reazioni nucleari dovute alla pressione non si realizzano sempre, ma solo quando si supera la quantità di energia fissata dalle forze di natura per impedire allo spazio di restare piatto nel corso della reazione”.
In sostanza avete trovato la chiave…
“Sì. La ricerca ha portato quindi a costruire una macchina in grado di generare ultrasuoni con una potenza tale da accedere allo spazio non piatto dei nuclei ed in condizioni tali da produrre reazioni che liberassero i neutroni dei nuclei reagenti”.
Tratto da: Libero 2 novembre 2007
Vedi anche questi riferimenti:
F. D. Becchetti, “Evidence for Nuclear Reactions in Imploding Bubbles”, Science, 8 March 2002, Vol. 295. – E’ un articolo di review che cita diversi altri articoli in cui si riportano fenomeni nucleari collegati alla sonoluminescenza.
————————————————————————————————————————
Fusione a Confinamento Inerziale Acustico (AICF): “SONOFUSIONE”
Con 50 Euro l’energia di un milione di litri di benzina
Il 13 dicembre 2004 il dott. Mark Ludvig (1), amministratore delegato della “Impulse Device inc.”(2), ha rilasciato una sconcertante dichiarazione, metterà a disposizione delle università, dei laboratori, dell’industria e di chi sta sviluppando dei programmi di ricerca sulle energie alternative il reattore AICF prodotto e sviluppato in questi ultimi 15 anni nei laboratori di Grass Valley in California.
Oggi per la prima volta i ricercatori della fusione potranno disporre del reattore AICF, un reattore di circa 30 cm di diametro e del costo complessivo di circa 250.000 dollari.
Pochi spicci se confrontati con gli oltre due miliardi di dollari spesi solo quest’anno in America nella ricerca per la fusione con confinamento magnetico e raggi laser ad alta densità, più quello che si è speso negli anni precedenti, almeno 50 anni di ricerche che non hanno prodotto nulla, meno di niente, senza contare che anche in Europa abbiamo speso ugualmente e forse di più.
Il tentativo di riprodurre la fusione che avviene in una stella è miseramente fallito, milioni di gradi, pressioni inimmaginabili non sono riusciti ad innescare il processo di fusione, invece con una piccola bolla di deuterio che implode per effetto di un’onda acustica sono riusciti a riprodurre l’energia generata dalle stelle come il nostro sole.
Della semplice acqua pesante (D2O la sua formula chimica, il Deuterio è un isotopo dell’idrogeno) del costo approssimativo di 50 euro per litro, è in grado di generare l’energia equivalente ad un milione di litri di benzina (circa 10.000 barili di petrolio).
La prima fusione di nuclei atomici dimostrata scientificamente fu per opera di un certo Lord Rutherford nel 1919 che tramutò atomi d’azoto fondendoli con l’idrogeno in ossigeno, da allora gli scienziati di tutto il mondo hanno cercato di replicare il fenomeno della fusione costruendo appositi macchinari in grado di raggiungere milioni di gradi e pressioni inimmaginabili, una ricerca e una sperimentazione che ancora oggi è ben lontana dall’ottenere risultati soddisfacenti, l’energia prodotta da questi costosissimi macchinari è nettamente inferiore a quella che è impiegata, hanno calcolato che servono almeno altri 20 anni di sperimentazioni e centinaia di miliardi di euro per ottenere risultati utili, ma non ne sono sicuri.
Non tutti gli scienziati e ricercatori fortunatamente sono convinti che questa fosse la strada giusta per ottenere energia “pulita” in quantità davvero illimitate, molte evidenze scientifiche “anomalie”, hanno dimostrato che la trasmutazione degli elementi (fusione dei nuclei con conseguente rilascio di notevoli quantità d’energia) accadeva normalmente in natura a debole energia e quindi non soltanto nelle stelle.
Nel 1946 un certo Henri Spindler (4) dimostrò che una comune alga marina la “laminaria”, era in grado di produrre lo Iodio anche quando era allevata in vasche d’acqua che non lo contenevano.
Nel 1950 il Prof. Pierre Baranger (5)direttore del Laboratorio di Chimica Organica all’Ecole Polytechnique a Parigi dimostrò con un impressionante numero d’esperimenti, che le piante normalmente trasmutano gli elementi.
Negli anni 70, ricercatori come Louis Kevran (6), Heroux e Pietro (7) dimostrarono che queste trasmutazioni avvengo normalmente nei crostacei, nei pesci, nei topi di laboratorio, anche l’uomo produce all’interno del suo organismo il fenomeno della fusione dei nuclei.
Lo stesso anno che i due chimici Pons e Fleischmann fecero il loro clamoroso annuncio nel 1989 dichiarando in una conferenza stampa di poter riprodurre la fusione all’interno di una normale cella elettrolitica che da allora fu comunemente chiamata “fusione fredda”, un altro ricercatore fece un’importante scoperta, anche lui aveva ottenuto la fusione dei nuclei a debole energia ma con la cavitazione acustica il dott. D. Felipe Gaitan.
Senza tante clamorose dichiarazioni e distante dalle luci della ribalta, da allora il dott. Gaitan ha sviluppato la cavitazione acustica che produce il fenomeno della sonoluminescenza (8) e oggi chiamata SONOFUSIONE, in collaborazione con Ross Tessien fondatore della “Impulse Device inc.”.
La sonoluminescenza letteralmente significa luce dal suono, il fenomeno consiste semplicemente in una bolla che all’interno di un liquido si espande e poi collassa rapidamente emettendo luce.
I primi indizi di questo strano e curioso fenomeno si hanno nel 1933, quando N. Marinesco e J. J. Trillat dimostrarono che una lastra fotografica immersa in un liquido rimaneva annebbiata se colpita da ultrasuoni.
Nel 1934, un anno più tardi H. Frenzel e H. Schultes, riuscirono a produrre una luce molto debole utilizzando acqua e ultrasuoni, definirono questo fenomeno come un’attività di tipo elettrico non riuscendo però a capire l’utilità e abbandonarono la ricerca.
Solo 50 anni più tardi un certo H. G. Flynn riuscì a realizzare un modello teorico del moto acustico della bolla, questi modelli matematici spianarono letteralmente la strada al dott. D. Felipe Gaitan che nel 1989 appunto, iniziò a studiare e riprodurre questo strano fenomeno del quale moltissimi ricercatori hanno cercato di dare una valida spiegazione con le più disparate teorie, compresa la radiazione di vuoto quantistico o più comunemente energia del punto zero.
Molti ricercatori specializzati nel campo della sonoluminescenza compreso il dott. D. Felipe Gaitan, si accorsero fin da subito che il fenomeno produceva reazioni nucleari, usando un impulso di neutroni si possono nucleare le bolle confinate con gli ultrasuoni in acetone deuterato (con Deuterio), producendo lampi di luce e Trizio (un isotopo instabile dell’idrogeno) e l’emissione di un neutrone, ma tutto questo nonostante l’evidenza scientifica, secondo il dr. Seth Putterman (9) dell’Università di Los Angeles uno dei pionieri della “sonoluminescenza”, il fenomeno non è in grado di produrre una reazione di fusione controllata e sufficientemente stabile per produrre energia in eccesso.
Niente di più sbagliato, ma fortunatamente per lui sono molti i ricercatori che vuoi per estrema cautela, vuoi per interessi personali o per una vera e propria demenza scientifica, hanno sbagliato e continuano a sbagliare, il dr. Seth Putterman non è solo quindi e può sentirsi un po’ sollevato.
Lo stesso Jonhn Griggs (10) dell’Hydrodinamics inc., inventore della pompa idrosonica che sfrutta lo stesso fenomeno della cavitazione per produrre l’effetto della sonoluminescenza in acqua per generare calore, aveva dichiarato che l’energia termica prodotta in eccesso dalle sue pompe a cavitazione, non deriva da un fenomeno nucleare simile alla fusione fredda (pur ammettendo che la fusione fredda è possibile), ma generato da fenomeni dinamici ancora sconosciuti legati all’energia del punto zero.
Forse non si è veramente sbagliato, forse consapevole del fatto che questo fenomeno produce come conseguenza dei fenomeni nucleari di fusione dei neutroni, voleva evitare che la sua invenzione fosse approfondita e studiata dalle autorità di controllo che avrebbero conseguentemente bloccato o notevolmente ritardato ogni tipo di commercializzazione delle sue pompe, la prima pompa a cavitazione è stata installata nel 2001 in una caserma di polizia, incredibile ma vero !
In verità se ci pensiamo tutti a casa nostra possediamo un tubo catodico (televisore) o un forno a microonde e nonostante la pericolosità vengono comunque venduti perché le radiazioni emesse sono al di sotto di ciò che è stato previsto per legge, ma i neutroni…
Oggi, a dispetto di quanto predicato e perseguito dalla comunità scientifica internazionale, esistono concrete possibilità di mettere finalmente la parola fine all’ormai secolare monopolio energetico del petrolio, tra tutte l’ultima in ordine d’arrivo, la SONOFUSIONE sembra essere la più promettente in termini di sviluppo nei prossimi 5 anni con costi esigui e una rapida diffusione.
Nel vangelo di Giovanni (11) è scritto che all’inizio fu il verbo (il suono), il segreto dell’energia davanti agli occhi di tutti per oltre 2000 anni.
By Andrea Rampado
Fonti:
(1) http://www.spacedaily.com/news/energy-tech-04zzzv.html
(2) http://www.impulsedevices.com/index.html
(3)
http://www.minerva.unito.it/Storia/bio html/Rutherford.html
(4) pindler, Henri: Bull. Lab. Maritime Dinard (15 Giugno 1948 e Dicembre 1946)
(5) Michel, A. “Un savant francais bouleverse la scienza atomique”. Scienza Gareggiano, Parigi, 1959, pag. 82
(6) Kervran L. – Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia – Associazione Culturale Aquarius
(7) Spindler, Henri: Bull. Lab. Maritime Dinard (15 Giugno 1948 e Dicembre 1946)
(8) http://www.encyclopedia.it/s/so/sonoluminescenza.html
(9) http://www.cnsi.ucla.edu/faculty/putterman_s.html
(10) http://www.hydrodynamics.com/index.htm
(11) La bibbia – Giov. cap.1
http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn4741
http://www.worldwidewords.org/turnsofphrase/tp-son2.htm
http://www.infinite-energy.com/iemagazine/issue42/breakingnews.html
http://www.xmx.it/trasmutazioni.htm
http://www.rpi.edu/web/News/press_releases/2004/lahey.htm#cool
Tratto da: http://www.progettomeg.it
Come è possibile spiegare cio ?
Solo ammettendo che il suono ha delle proprietà particolari di modulare e modellare l’Energia, cioè la materia !
Il Verbo è l’azione del SUONO – dai primi versi della Genesi (Bibbia) …e dio disse sia la luce e la luce fu…
Traduzione dall’ebraico antico = …ed Aleohim dissero, dichiararono il principio della luce, per mezzo del suono…e la luce fu’ e l’Universo apparve si manifestò e iniziò il Progetto Vita dell’Infinito !
vedi: Cimatica applicata nella Riabilitazione
————————————————————————————————————————
Effetto Kevran
Lo scienziato Corentin Louis Kervran
Lo scienziato francese è noto soprattutto per la sua difesa della trasmutazione biologica.
Lavorò come ispettore del lavoro a Chambery, in Savoia, negli anni trenta, operando come esperto di malattie da radiazione in campo professionale. Durante la seconda guerra mondiale prese parte alla resistenza francese.
È stato membro del Consiglio di Igiene e della Salute della New York Academy of Sciences, membro della commissione del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica (1966).
A partire dal 1935 raccoglie dati ed esegue esperimenti che lo portano a postulare la controversa teoria della trasmutazione degli elementi chimici all’interno degli organismi viventi.
Kervran, in particolare, sosteneva l’esistenza trasmutazioni atomiche del potassio in calcio nel processo di formazione del guscio d’uovo, che riportava un contenuto di calcio maggiore di quello introdotto con l’alimentazione; il processo avviene per mezzo della trasmutazione atomica a bassa energia, come quella che avviene in Natura.
Più che dimenticato, qualcuno sostiene che il suo nome e le sue ricerche siano state proprio rimosse (in senso freudiano) dalla comunità scientifica imperante, poiché metteva in dubbio certezze o dogmi saldamente acquisiti.
Quando Kervran era bambino lo colpì, nella fattoria in cui viveva, il comportamento delle galline. Queste becchettavano in terra argillosa, di schisti e graniti, dove mancava del tutto il calcare. Pure facevano un bell’uovo normale, col suo guscio calcareo.
Spesso il ragazzo le vedeva inghiottire avidamente delle pagliuzze di mica: “Ma quando la mamma”, racconta “apriva le galline, mi colpiva di non vedere mai nei loro intestini la più piccola traccia di mica”. Da dove veniva il calcio ? Dove andava la silice ?
Divenuto adulto (Kervran si laureò in ingegneria elettronica, e poi si spostò man mano verso studi di biologia), viene mandato nel Sahara dal Ministero francese per cui lavora. Vede uomini che resistono a livelli di calore incredibile.
Ne analizza sudore, urina e feci: trova molto potassio, e invece non trova il cloruro di sodio che essi ingerivano in grandi dosi. Da dove viene il potassio ? Dove è andato il sodio ?
Nel 1955 Kervran è chiamato a risolvere, dal Ministero per l’Igiene industriale, un «giallo» che si ripete nelle lavorazioni di saldatura elettrogena: molti operai muoiono per intossicazione da ossido di carbonio (l’autopsia rivela il CO in quantitativi altissimi), e non vi è CO nell’aria dell’ambiente delle fornaci. Da dove è venuto il mortale ossido di carbonio? [I – continua]
Tra il 1959 e il 1961 Louis Kervran conduce varie ricerche e esperimenti sui comportamenti apparentemente anomali (ved il post precedente) che si osservavano negli organismi viventi e giunge alla conclusione che in quei casi avveniva una trasmutazione atomica, cioè il passaggio da un elemento ad un altro.
A differenza però di quanto avviene in fisica con la fissione nucleare – nella quale, bombardando alla cieca con miliardi di protoni i nuclei atomici, si formano casualmente nuovi elementi – in biologia, lo stesso fenomeno avrebbe luogo a deboli energie attraverso l’azione di enzimi che, modificando la struttura molecolare della cellula, renderebbero possibile la trasmutazione degli elementi.
L’ipotesi metteva in crisi principi basilari della fisica e della chimica come la legge di conservazione della massa di Lovoisier e quella che le trasmutazioni di elementi potessero aver luogo soltanto con reazioni a forte energia cioè con un’esplosione atomica.
La scienza ha preferito semplicemente ignorare Kervran, ma non ha osato espellerlo come eretico poiché, anche se metteva in discussione le teorie stabilite, i fatti davano ragione a lui.
In Cento modi per guarire Alberto Lodispoto e Giuliano Ferrieri così sintetizzano questi fatti:
Il calcio, nella gallina, veniva proprio dalla silice: la silice spariva perché i suoi atomi si trasmutavano, biologicamente, in atomi di calcio. A riprova, dimostrò Kervran: impedendo alla gallina di una regione non calcarea di cibarsi di silicio (nella mica) le uova uscivano da lei «molli, senza il guscio».
Il potassio, negli operai, veniva dal sodio: togliendo alla loro alimentazione il sale (che, nella trasformazione in potassio, «eliminava calore» e abbassava quindi la temperatura del corpo) quegli stessi operai andavano subito soggetti a colpi di calore.
L’ossido di carbonio che uccideva i lavoratori delle fornaci veniva dall’azoto dell’aria, il cui atomo alle altissime temperature della fiamma ossidrica perdeva un nucleone trasformandosi appunto nel micidiale CO.
Kervran modificò l’attrezzatura degli operai, munendo i saldatori di una maschera con un cannello di presa d’aria che girasse loro dietro le spalle (in modo che essi non respiravano più dell’azoto trasformato in ossido di carbonio), e i casi mortali cessarono subito di verificarsi; oggi, per inciso, tutte le acciaierie del mondo usano il «cannello Kervran».
Scoperte a dir poco rivoluzionarie ma conosciute e utilizzate da pochissimi.
Si narra che Kervran venisse invitato di nascosto, con sotterfugi, a parlare nelle Università da professori che lo stimavano. Ma nella maggior parte degli atenei gli studenti sono da sempre rimasti all’oscuro di quello che viene da alcuni definito effetto Kervran.
Le scoperte di Louis Kervran non hanno un valore meramente di disquisizione teorica, ma conducono a importanti risvolti pratici in ambito agricolo, ambientale, nutrizionale e medico.
Kervran negli anni ’70 portò avanti, tra gli altri, una serie di esperimenti sulla germinazione dei semi di avena dimostrando che si creava una notevole quantità di elementi – in particolare calcio – prima non presenti nei semi o nel terreno di coltura (i dettagli di questo come di altri esperimenti sono accuratamente descritti nel suo libro “Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia”).
Analogamente osservò che quando la frutta viene essiccata naturalmente si notano differenze evidenti rispetto a quella fresca nei rapporti tra i minerali presenti con variazioni non spiegabili se non mediante la teoria delle trasmutazioni biologiche.
In agricoltura, secondo Kervran, le piante possono produrre da sé alcuni degli elementi che gli necessitano per cui la concimazione non deve affatto ripristinare gli elementi che i raccolti asportano, ma solo quelli che saranno trasmutati dalle piante. Pratica adottata per ora solo da alcune aziende biodinamiche poiché metterebbe in crisi tutta l’industria dei fertilizzanti.
L’ipotesi delle trasmutazioni biologiche risolve anche importanti questioni in campo medico.
Nelle affezioni delle surrenali ad esempio si nota iper-eliminazione di potassio. La terapia convenzionale è di tipo sostitutivo e consiste nel somministrare potassio con il rischio, non infrequente, di causare una iperpotassemia, che può condurre l’ammalato a sincopi anche mortali.
Kervran consiglia invece di somministrare magnesio: che si trasforma in potassio, proporzionalmente alle necessità organiche, rifornendo il malato appunto del potassio consumato in eccesso, ma senza il rischio dell’iper-potassemia.
Nelle fratture si somministra calcio, eppure spesso la decalcificazione perdura. Apportando invece silicio, secondo le esperienze di Kervran, la ricalcificazione avviene nella metà del tempo.
Ciò spiega perché nella fitopratica tradizionale si consigliavano empiricamente tisane di equiseto, vegetale ricco di silicio, nelle carenze di calcio.
Con Kervran si apre per la scienza un mondo nuovo, quello della bio-fisica nucleare. Come mai allora, ci chiediamo, a tutt’oggi le sue scoperte non ricevono ancora il riconoscimento e la considerazione che meritano?
Forse perché, come afferma criticamente in questo articolo sul tema Lino Rossi:
“…se si ammettessero le trasmutazioni si aprirebbe il mondo scientifico vero (quello che usa il metodo galileiano e non quello delle tre carte) al concetto che in natura sono possibili numerose reazioni nucleari di fusione fredda; nelle cellule avvengono a bassi livelli energetici, ma nelle celle elettrochimiche non necessariamente. È come un continente enorme ed inesplorato posto davanti a noi che l’autorità ci impedisce di conquistare.”
Secondo la tradizione popolare è opportuno bere molta tisana di equiseto per guarire rapidamente le fratture ossee e l’osteoporosi, senza controindicazioni.
Secondo la Staufen Pharma di Goppingen l’equiseto contiene:
– acido silicico: 62,11%
– cloro: 0,70%
– acido solforico: 4,67%
– acido fosforico: 2,12%
– zolfo: 4,03%
– acido carbonico: 0,59%
– potassio: 2,88%
– sodio: 0,67%
– magnesio: 1,53%
– calcio: 15,40%
– ferro: 2,19%
– altro: 3,11%
I 14 protoni del silicio si uniscono ai 6 del carbonio ed abbiamo fatto del calcio (20 protoni) mediante una fusione nucleare.
I santommaso diranno: “è il calcio (15,40%) che è stato assorbito dalle cellule e non l’acido silicico che potrebbe essere pressoché totalmente espulso”. L’osservazione è corretta ma sorgono spontanee alcune domande:
I rimedi fitoterapici senza abbondante silicio non funzionano ?
– perché l’assunzione diretta di abbondanti dosi di calcio non determinano risultati soddisfacenti ? (senza considerare la forte sollecitazione che si cagiona ai reni)
– perché analogamente bere tantissimo latte (ricco di calcio) non produce effetti neppure lontanamente equiparabili a quelli che si hanno con la tisana di equiseto ?
La conclusione viene da sé.
Le popolazioni che vivono in zone desertiche sono solite arricchire le macedonie di frutta con sale (NaCl) e non con zucchero.
Lo fanno per beneficiare di un certo refrigerio che quella particolare macedonia gli procura. Il loro sudore è ricchissimo di potassio. Anche qui vien da pensare che gli 11 protoni del sodio si uniscano agli 8 dell’ossigeno per ottenere del potassio con i suoi 19 protoni. Il potassio è presente nella frutta della macedonia ? Perché no. Ma se i cammellieri non gli mettono il sale soffrono maggiormente il caldo e non sudano il potassio.
Provare per credere. Molto spesso però, a dispetto degli accademici, le pratiche che provengono dalla tradizione funzionano, proprio come in questo caso.
Le galline fanno le uova con il guscio a base di calcio; fin dai tempi della rivoluzione francese Louis Nicolas Vauquelin si accorse che il guscio delle galline conteneva più calcio di quello che assumevano; nel XX° secolo Louis Kervran (1901-1983), bretone, ingegnere e biologo, professore universitario a Parigi, fece numerosi esperimenti e pubblicò numerosi libri dove sviluppò enormemente tutte le considerazioni relative a questi fatti.
La conclusione è inequivocabile: le cellule, sia animali (anche quelle degli accademici), sia vegetali, fanno in continuazione fusioni nucleari che Egli chiamò “trasmutazioni ad energia debole” perché l’energia in gioco è sempre molto modesta; le reazioni possono essere solo leggermente endotermiche o esotermiche ma, ovviamente, mai con grandi energie concentrate.
Infatti non è dato sapere di galline che nel “costruire” l’uovo si congelino o si bollino.
Gli sforzi di questo illustre VERO Scienziato galileiano sono stati coronati nel 1993 con il premio IgNobel (quello per i ciarlatani). Hanno aspettato che morisse per conferirglielo in modo da essere sicuri che non potesse ribattere. I suoi libri però sono disponibili per verificare la meticolosità, il rigore e la fondatezza dei suoi studi.
Dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico queste osservazioni non ci aiutano granchè; la $cienza ufficiale dice che tutto quanto sopra riportato non è vero. Perché ?
Perché se si ammettessero le trasmutazioni si aprirebbe il mondo scientifico vero (quello che usa il metodo galileiano e non quello delle tre carte) al concetto che in natura sono possibili numerose reazioni nucleari di fusione fredda; nelle cellule avvengono a bassi livelli energetici, ma nelle celle elettrochimiche non necessariamente. È come un continente enorme ed inesplorato posto davanti a noi che l’autorità ci impedisce di conquistare.
Il Prof. Giuliano Preparata ed i suoi Colleghi ci assicurano che il problema non è più di natura fisica; è oramai solo di natura ingegneristica. E lo dimostrano (LINK PDF).
La natura dell’uomo, purtroppo, solo con rare eccezioni, è fatta in modo tale che risulta vero solo ciò che l’ “autorità” dichiara tale. Intanto il conformismo dilaga e pochi privati schiavizzano l’intera umanità grazie al colpevole contributo di politici, media ed università.
Bibliografia:
– Manfred M. Junius – Alchimia verde –– ed. mediterranee
– Tompkins e Bird – La vita segreta delle piante – ed. NET
– Giuliano Preparata – Dai quark ai cristalli – ed. Bollati e Boringhieri
– Roberto Germano – Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia –– ed. Bibliopolis
– Kervran L. – Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia – Ass. Culturale Aquarius
– Kervran L. – Prove in geologia e fisica delle trasmutazioni a debole energia – Giannone
– Kervran L. – Trasmutazioni biologiche e fisica moderna – coedizione fra A. Giannone Ed. e Andromeda
– Kervran L. – Alla Scoperta delle trasmutazioni biologiche – Edizioni Edagricole, Bologna, 1969
– Kervran, C. Louis: Natural Non-Radioactive Transmutations: A New Property of Matter; 1963, Librairie Maloine, Paris
– Kervran, C. L.: Preuves Relatives a l’Existence de Transmutations Biologiques; 1968, Libraire Maloine
– Kervran, C. Louis: Natural Non-Radioactive Transmutations: A New Property of Matter; 1963, Librairie Maloine, Paris
– Kervran, C. L.: Preuves Relatives a l’Existence de Transmutations Biologiques; 1968, Libraire Maloine
– Kervran, C. L.: Transmutations Biologiques: Metabolismes Aberrants de l’Azote, le Potassium et le Magnesium; 1963, Libraire Maloine
– Kervran. C. L.: Transmutations a Faible Energie; 1964, Libraire Maloine
– Kervran, C. L.: Transmutations Naturelles, Non-Radioctives; 1963, Libraire Maloine
– Kervran, C. L.: Biological Transmutations; 1972, Swan Publ. Co., NY; Michel Abehsera, translator
– Kervran, C. L.: La Revue Generale des Sciences, Paris (July 1960)
– Sutton, A. – Cold Fusion: The Secret Energy Revolution – http://www.xmx.it/trasmutazioni.htm
Tratto da: scienzaesalute.blogsfere.it
Continua in: CIMATICA – 1
dr. Jean Paul Vanoli, esperto per la Vera scienza, conoscenza, filosofo della vita eterna, esperto in Medicine Naturali, Scienza della Nutrizione, Bioelettronica e Naturopatia.
– Consulente di: https://mednat.news – curriculum.htm – info@mednat.news + https://pattoverascienza.com
– Curatore, Tutore, Notaio, Trustee del Trust°/Stato Persona, estero:
VANOLI GIOVANNI PAOLO (VANOLI G.P. – VGP)
– Human Rights Defender ONU/A/RES/53/144 1999
– Difensore dei Diritti dei batteri e virus/esosomi, cioè della Vita/Natura in genere